ENNA – I carabinieri del comando provinciale di Enna hanno eseguito 8 misure cautelari, di cui 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 2 provvedimenti di sottoposizione agli arresti domiciliari, emesse dall’ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Caltanissetta, su richiesta della direzione distrettuale antimafia nissena a carico di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, dei delitti di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento ed omertà tipiche dell’associazione di tipo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, furto aggravato, ricettazione, rapina e porto di pistola in luogo pubblico.
Il gruppo di riferimento colpito è quello capeggiato da Giuseppe Di Marca, 35 anni, figura di spicco nell’organizzazione criminale, affiancato da Giovan Battista Di Marca, Ivan Bavuso e Gianfilippo Di Natale che concorrono nel reato associativo, mentre ai restanti quattro vengono contestati reati contro il patrimonio, comunque collegati all’attività del gruppo criminale.
Tali provvedimenti scaturiscono dall’attività investigativa condotta, tra il dicembre 2015 ed il luglio 2018, su un gruppo di pregiudicati locali contigui alla famiglia mafiosa di Pietraperzia, in provincia di Enna, alla quale venivano periodicamente versate somme di denaro e che autorizzava di fatto la rete di trasporto, commercializzazione e distribuzione di cocaina, marijuana e hashish.
Numerosissimi gli episodi di spaccio di cocaina, marijuana e hashish accertati dal personale dei carabinieri di Enna: il gruppo criminoso si poneva come costante punto di riferimento per la commercializzazione degli stupefacenti nella zona. Le attività investigative hanno fatto emergere anche la commissione di diversi delitti contro il patrimonio compiuti dagli indagati, anche al fine di procurarsi somme di denaro per finanziare il traffico di stupefacenti.
Tra questi delitti, si segnalano il furto di un furgone della nota catena di vendita di elettrodomestici “Trony” avvenuto a Enna il 30 maggio 2016, la tentata rapina compiuta con l’utilizzo di una pistola il 3 giugno 2016 in una tabaccheria di Barrafranca con l’aiuto del furgone sottratto in precedenza, il furto del 15 dicembre 2016 ai danni di un “totem” cambia soldi nel Bar “Bingo” di Caltanissetta, commesso travisati e avvalendosi di un’autovettura trafugata o provento di ricettazione utilizzata per l’occasione e il tentato furto di alcune armi antiche commesso il 21 gennaio 2017 in un’abitazione di Serradifalco, Caltanissetta.
Sono stati complessivamente emessi 6 provvedimenti che hanno disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di:
Due provvedimenti che hanno disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di:
Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati trovati 2 chili di marijuana e 300 grammi di cocaina nella disponibilità di Giovan Battista Di Marca, arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti. Alla fase di esecuzione della misura cautelare hanno preso parte anche militari dell’Arma di Caltanissetta e di Verona, dove è stata eseguita una delle ordinanze cautelari, nonché del nucleo cinofili di Catania-Nicolosi per la perquisizione finalizzata al rinvenimento di sostanze stupefacenti e/o armi.
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