Regalbuto, incendiata struttura per migranti

Regalbuto, incendiata struttura per migranti

REGALBUTO – Hanno utilizzato la benzina per appiccare il fuoco nella notte mentre nessuno poteva vederli e in pochi istanti è stato avvolto dalle fiamme il centro di accoglienza per migranti che avrebbe dovuto essere aperto nei prossimi giorni a Regalbuto.

A incenerirsi sono stati i complementi d’arredo del primo piano della struttura che un tempo ospitava l’Asl. Un chiaro segno di razzismo a causa dell’aria tesa che si respira nella zona, infatti, la cittadinanza ha già protestato contro l’apertura di questo nuovo centro gestito da privati.

In realtà a Regalbuto c’è già un centro di accoglienza che può contenere però fino a un massimo di quaranta migranti. Il secondo la gente proprio non lo vuole.

Alcuni giorni fa, il primo cittadino Francesco Bivona aveva già fatto presente al prefetto di Enna il disappunto in paese per la nuova struttura di accoglienza. La scorsa notte la manifestazione eclatante con l’incendio.

Dalla prefettura è stata diffusa una nota in cui si leggono testuali parole: “L’emergenza umanitaria che deriva dagli sbarchi di clandestini sulle nostre coste ha determinato la necessità di individuare edifici temporanei di accoglienza anche sul territorio della provincia di Enna. Abbiamo ritenuto importante individuare delle strutture idonee che operino nel pubblico o nel privato sociale per la temporanea accoglienza” e ancora spiega: “Lo scorso 28 luglio c’è stata una nuova gara d’appalto rivolta a enti pubblici, privati e del privato sociale. Tutte le amministrazioni locali sono state coinvolte nella ricerca di queste strutture”.

La Prefettura a questo punto prende le distanze: “Non è condivisibile l’affermazione secondo cui il Ministero dell’Interno avrebbe indicato alle Prefetture un problema così delicato affidandolo ai privati che fanno business senza coinvolgere i comuni”.