Rapine con coltello e ascia, terrore tra i negozianti in città: ladro incastrato da tatuaggio sulla mano

Rapine con coltello e ascia, terrore tra i negozianti in città: ladro incastrato da tatuaggio sulla mano

PIETRAPERZIA – I carabinieri di Pietraperzia hanno arrestato Cristian Paolo Arnone di 32 anni, ritenuto il responsabile nelle scorse settimane responsabile di due rapine commesse a pochi giorni di distanza l’una dall’altra, nella cittadina in provincia di Enna.

Il primo dei due episodi è avvenuto in una tabaccheria lo scorso 12 novembre, quando due uomini coperti da passamontagna e armati di coltello e di un’ascia hanno minacciato il dipendente per farsi consegnare quanto presente in cassa; i due rapinatori non hanno esitato a terrorizzare la vittima, minacciandola con il coltello e arrivando persino a colpire con l’ascia la porta dello stanzino in cui avevano rinchiuso la vittima, così da incutere più timore e riuscire a impossessarsi della somma di 2mila euro in contanti, nonché di numerosi pacchetti di sigarette per un valore complessivo pari a circa 5.300 euro. I due malviventi, dopo aver commesso la rapina, si sono dileguati per le strade del centro cittadino.

Passati soltanto quattro giorni da quest’episodio, il 16 novembre, un uomo con passamontagna e armato di coltello ha fatto ingresso in un esercizio commerciale in orario prossimo alla chiusura e brandendo il coltello ha minacciato la dipendente che, impaurita dalla foga e dalle intimidazioni del malintenzionato, è scappata fuori dal negozio per chiedere aiuto; il rapinatore, preso l’incasso giornaliero di 800 euro, si è dato alla fuga per le vie cittadine lasciando perdere le sue tracce.

Immediata è stata la risposta dei militari della Stazione di Pietraperzia che, attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e grazie all’acume investigativo e alla profonda conoscenza sia del territorio sia delle dinamiche delinquenziali della cittadina pietrina, si sono messi subito sulle tracce di uno dei due rapinatori, riuscendo ad acquisire più elementi a riscontro e ricostruendo quanto successo. In particolare, sono stati determinanti il riconoscimento da parte dei Carabinieri di:

  • un particolare tatuaggio posizionato sul dorso della mano sinistra tra pollice e indice del rapinatore (dettaglio estrapolato dalle telecamere di sorveglianza del secondo esercizio commerciale rapinato);
  • un coltello utilizzato nella rapina del 12 novembre e dei vestiti (del tutto simili a quelli usati nella rapina del 16 novembre), trovati e sequestrati nel corso di una perquisizione disposta dall’autorità giudiziaria ed eseguita dai militari pochi giorni dopo l’evento nel domicilio dell’arrestato.

L’autorità giudiziaria di Enna, che ha brillantemente coordinato le indagini nella persona del procuratore della Repubblica Massimo Palmeri e del sostituto procuratore Salvatore Interlandi, all’esito della valutazione complessiva degli elementi investigativi raccolti dall’Arma dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari di Enna la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Cristian Paolo Arnone, di 32 anni, pregiudicato e già conosciuto alle forze dell’ordine.

Le indagini proseguono serrate e senza sosta al fine di individuare e identificare il complice dell’odierno arrestato con il quale è stata perpetrata la prima rapina.