ENNA – Oggi pomeriggio si svolgeranno indagini approfondite esaminando il computer e i telefoni sequestrati – ben 10 giorni fa – al prete di Enna accusato di violenza sessuale aggravata.
Il Tribunale ecclesiastico aveva aperto nei suoi confronti un procedimento canonico, che si era chiuso per difetto di competenza: i fatti sarebbero avvenuti quando ancora era seminarista e non già prete.
Sequestrati, quindi, pc e smartphone a seguito di una perquisizione della polizia di Ferrara, effettuata nel seminario dove il prete si trova attualmente (dopo l’allontanamento dalla parrocchia di Enna per motivi – pare – di salute).
Le indagini sono in corso e si attende l’esito dell’ispezione dei dispositivi informatici che farà chiarezza sulla questione, in positivo o in negativo per il prete indagato.
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