Piazza Armerina, apertura straordinaria del Gran Priorato di Sant’Andrea

PIAZZA ARMERINA – Sabato 7 marzo dalle ore 19,30 alle ore 21,30, la chiesa del Gran Priorato di Sant’Andrea di Piazza Armerina è rimasta aperta nell’ambito di una visita straordinaria in occasione delle Giornate dei Musei Ecclesiastici, promossa dall’AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani). L’iniziativa è stata promossa dal museo diocesano, in collaborazione con il Rotary Club Piazza Armerina insieme alla Delegazione di Piazza Armerina dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

La serata è stata aperta dai saluti di Michele Trigona, delegato di Piazza Armerina dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Durante il suo saluto Trigona ha evidenziato le finalità dell’ Ordine del Santo Sepolcro e la storia del Priorato di Sant’ Andrea, indissolubilmente legata alla storia dell’ Ordine del Santo Sepolcro in Sicilia.

Successivamente lo storico dell’arte Giuseppe Ingaglio, consulente del Museo Diocesano di Piazza Armerina, ha accompagnato i visitatori presentando la storia della chiesa e le tematiche artistiche del sito.

La serata si è conclusa con la riflessione di mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina. Mons. Gisana ha evidenziato il ruolo del pellegrinaggio terreno del cristiano, inoltre ha manifestato il desiderio che il sito possa essere sempre aperto non solamente per fini ecclesiastici ma anche per consentirne ai potenziali turisti la piena fruizione.

All’iniziativa seguirà una conversazione sul tema della rete museale dei beni culturali ecclesiastici della città di Piazza Armerina giovedì 9 aprile 2015 ore 18,30 al Museo Diocesano.

 

La chiesa di Sant’ Andrea è la più antica di Piazza Armerina ed una delle opere più interessanti dell’arte medioevale siciliana, sia per quanto riguarda la storia dell’architettura che per quanto riguarda la storia della pittura. Fu fondata verso i primi decenni del 1100 molto probabilmente dal Conte Simone Aleramico, nipote del Conte Ruggero, e non nel 1096 da Simone, figlio del Conte Ruggero, (che allora aveva solo tre anni), come vuole la tradizione; affidata ai Canonici di Sant’Agostino e arricchita di ampia dotazione, fu donata nel 1148 dal suddetto Conte Simone e dalla moglie Thomasia all’ordine del Santo Sepolcro.

Redazione

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