ENNA – Nel pomeriggio dell’11 gennaio scorso, personale della Polizia di Stato di Enna – Squadra Mobile e dei carabinieri di Pietraperzia, ha notificato, a carico di 3 soggetti – due uomini e una donna residenti nel comune petrino – la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati da due giovani fratelli.
L’attività investigativa ha avuto la sua genesi da una serie di denunce presentate, ai carabinieri di Pietraperzia e alla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Enna, dalle due parti offese, le quali avevano segnalato che i tre soggetti, in ragione di antichi dissidi, li avevano fatti oggetto di continue aggressioni ingiurie e minacce.
I riscontri operati hanno consentito di rilevare che in effetti, a seguito delle condotte moleste e minacciose dei tre indagati, le parti offese vivono in uno stato di terrore e di agitazione e timore della propria incolumità, dovuto alle condotte persecutorie, tanto è vero che una delle due evita di uscire da sola o comunque si tiene in costante contatto telefonico con la madre.
A fronte delle denunce presentate e dei riscontri conseguiti dalla Squadra Mobile di Enna e dai carabinieri di Pietraperzia, il giudice per le indagini preliminari di Enna ha disposto che i tre indagati non potranno in alcun modo avvicinarsi ai due giovani e comunque dovranno mantenersi a distanza di almeno 50 metri da loro.
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