Minori ricattati con materiale pornografico, scatta l’arresto per Omar Zidan: su di lui pendeva un Mandato di Arresto Europeo – VIDEO

Minori ricattati con materiale pornografico, scatta l’arresto per Omar Zidan: su di lui pendeva un Mandato di Arresto Europeo – VIDEO

ENNA – I Carabinieri del Comando Provinciale di Enna, nella giornata del 24 hanno dato esecuzione al Mandato di Arresto Europeo nei confronti di Omar Zidan, 22enne olandese in ferie ad Agira (EN), accusato dalla polizia olandese di detenzione di materiale pornografico attraverso lo sfruttamento di minori, estorsione e minaccia.

Solo nella mattinata i carabinieri hanno ricevuto la segnalazione da parte della Divisione Centrale della polizia criminale che, su indicazione dell’organo collaterale olandese, ha segnalato la possibile presenza del soggetto in provincia. Zidan, infatti, si era reso da tempo irreperibile sul territorio olandese e quasi sicuramente dal 14 giugno si trovava ad Agira (EN).

Le informazioni ricevute e le successive attività di analisi con incrocio dei relativi dati, permettevano, ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Enna, di localizzare con precisione il soggetto in un’abitazione all’interno della quale viveva da qualche giorno con un’amica e i suoi figli minori. Solo nella serata, dopo un lungo periodo di monitoraggio, i militari riuscivano a fermare il soggetto che certamente non poteva immaginare che in vacanza Italia sarebbe stato arrestato.

Il giovane, che già dalla notte del 24 era stato ristretto presso il carcere di Termini Imerese in attesa della convalida dell’arresto dall’AG italiana e della successiva estradizione, era ricercato dalla Polizia olandese per detenzione di materiale pornografico attraverso lo sfruttamento di minori, estorsione e minaccia nei confronti di almeno 10 minori connazionali che ricattava con la minaccia di pubblicare foto e filmati di loro a sfondo sessuale se non fosse stato pagato per il suo silenzio. Alcune vittime, prima di denunciare il fatto, hanno accettato tale ricatto pagando il debito in somme di denaro e gioielli.

La Polizia olandese da tempo monitorava il soggetto ritenendo che, con il suo comportamento seriale, una volta giunto nel “bel Paese”, potesse fare nuove giovani vittime italiane.

L’Organo di Polizia olandese, venuto a conoscenza dell’arresto eseguito, non ha mancato di far pervenire al Comando dei Carabinieri di Enna i sentiti complimenti per il buon esito dell’attività e la professionalità con cui si è operato sul territorio.

Immagine di repertorio