La consegna in affido giudiziale delle monete e dei reperti archeologici sequestrati ad Assoro

ENNA – I carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Palermo hanno sequestrato monete e reperti archeologici ad Assoro.

La consegna in affido giudiziale delle monete e dei reperti archeologici sequestrati ad Assoro

Il 20 marzo, alle 11, alla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Enna, il Ten. Col. Gianluigi Marmora, comandante del Nucleo carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, consegnerà in affidamento giudiziale all’Arch. Angelo Di Franco, Soprintendente BB.CC.AA. di Enna:

  • 1.020 monete, di età romana imperiale (III sec. d.C.);
  • 7 ornamenti in bronzo;
  • 560 reperti fittili;
  • 3 vasi fittili acromi;
  • 5 pesi da telaio, prevalentemente databili ad età ellenistica (IV – II sec. a.C.);
  • frammenti ceramici del V sec. a.C., di epoca romana e del tardo medioevo.

Alla cerimonia presenzieranno diverse Autorità civili e militari.

L’esito positivo dell’attività investigativa è il frutto del coordinamento della Procura della Repubblica di Enna e della cooperazione tra il Comando carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, l’Arma territoriale di Enna, la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna ed il Comune di Assoro, nell’ambito dell’azione di contrasto all’illecita detenzione di reperti archeologici appartenenti allo Stato.

Le indagini sul presunto ladro di reperti antichi

Le indagini hanno permesso di individuare un uomo che, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di materiale archeologico illegalmente detenuto, procedendo alla sua denuncia per la nuova fattispecie di reato della ricettazione di beniculturali, prevista espressamente dalle modifiche legislative apportate dalla Legge n. 22/2022.

I beni archeologici risultavano essere di notevole interesse archeologico, gli esami tecnici certificavano che le monete appartenevano “ad un unico tesoretto monetale di età romano imperiale, di eccezionale interesse archeologico, occultate durante una delle fasi politiche più tormentate dell’Impero romano dal punto di vista militare ed economico, qual è quella del III sec. d.C., per non essere più recuperato”.

I competenti Enti di tutela evidenziavano che tali rinvenimenti sono rari e costituiscono un preziosissimo strumento per lo studio dell’economia monetaria e delle relazioni commerciali del III sec. d.C., relativamente ad una fase storica dell’entroterra siciliano di cui sono disponibili dati scarni e frammentari.

La collaborazione sinergica tra il Nucleo carabinieri TPC di Palermo, l’Arma territoriale di Enna e le Istituzioni regionali di tutela, controllo e vigilanza ha permesso, ancora una volta, la restituzione alla collettività di quelle opere che ne costituiscono l’identità locale.

Redazione

Recent Posts

  • TgFlash

Tg Flash del 5 novembre – EDIZIONE SERA

#TgFlash del 5 novembre - EDIZIONE SERA 🕒 • Condannata la presunta amante di Messina…

5 ore ago
  • Cronaca

Ritrovato l’anziano che si era disperso a Spadafora: era steso in una campagna

SPADAFORA - Nella tarda mattinata di oggi, nella zona di contrada Mastroneri, a circa 5…

6 ore ago
  • Politica

Piovono miliardi dal Fondo per la Coesione, la Regione può iniziare a spendere oltre cinque miliardi

SICILIA - La Regione può iniziare a spendere i 5,3 miliardi di euro assegnati alla…

6 ore ago
  • Meteo

Meteo Sicilia, torna il brutto tempo: nubi e piogge sull’isola

SICILIA - Mercoledì 6 novembre, la Sicilia sarà interessata da infiltrazioni di aria umida che…

7 ore ago
  • Cronaca

Controlli nelle attività di Catania e provincia: sanzioni per 110 mila euro

CATANIA - I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno intensificato,…

8 ore ago
  • Cronaca

Ai domiciliari continuava a spacciare contattando i clienti in chat: arrestato 31enne a Catania

CATANIA - Ha continuato a vendere droga nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, a Catania,…

8 ore ago