Enna, torna l’acqua ma non si può bere

Enna, torna l’acqua ma non si può bere

ENNA – Il maltempo della scorsa settimana sembra quasi solo un brutto ricordo in questi caldi giorni di metà novembre, tuttavia, in molte città si fanno ancora i conti con gli incalcolabili danni che le piogge e le frane hanno causato.

Se l’emergenza idrica di Messina, anche grazie a Fiorello e altri personaggi famosi che sono intervenuti a sostegno della città, è stata oggetto di attenzione, seppur tardiva, dei governi regionale e nazionale, altri casi analoghi sono rimasti nell’ombra.

È il caso di Enna, vittima silenziosa di una situazione ingestibile. L’erogazione dell’acqua era stata sospesa otto giorni fa per un guasto al potabilizzatore di Sicilia Acque, della diga Ancipa, causato dal fango accumulatosi per le piogge violente della scorsa settimana.

Adesso il guasto è stato riparato e l’acqua scorre dai rubinetti delle case: peccato sia torbida e non adatta all’uso domestico.

Il sindaco Maurizio Di Pietro ha emesso un’ordinanza comunale in cui si fa divieto d’utilizzare l’acqua erogata se non per uso igienico.

“Considerato che in data odierna, con nota numero 2069 SIAN del 9 novembre 2015, pervenuta a questo Comune tramite fax alle ore 13,25 ed acquisita al protocollo dell’Ente al n. 36477 di pari data, l’ASP ha invitato i Sindaci ad emettere apposita ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua per uso potabile in quanto, da notizie assunte per le vie brevi da funzionari di Siciliacque SPA, l’unica via percorribile per far fronte alla attuale e prolungata crisi idrica “è quella di aumentare la portata erogata, con il probabile rischio di erogare acqua, se pur con livelli accettabili, con valori dei parametri indicatori di torbidità e manganese oltre i limiti di legge” che pertanto occorre disporre il divieto dell’utilizzo dell’acqua per uso potabile e del suo utilizzo solo per uso igienico, al fine di garantire la pubblica e privata sanità”.

Si spera che la normalità possa tornare nell’ennese tra domani e giovedì.