ENNA – Il tema dell’acqua pubblica torna al centro del dibattito in provincia di Enna. Con una lettera aperta indirizzata ai sindaci, al presidente dell’ATI idrico, ai membri dell’assemblea e al presidente del Libero Consorzio, il Comitato Senz’acquaenna ha lanciato un duro atto d’accusa contro le istituzioni locali.
Il processo
L’associazione di cittadini, che da anni denuncia disservizi e criticità nella gestione del servizio idrico, ha annunciato di essersi costituita parte civile nel processo penale in corso sulla vicenda, sottolineando però l’assenza delle amministrazioni comunali in questa fase giudiziaria.
Secondo il Comitato, il mancato intervento degli enti locali rappresenta “un fatto grave e inaccettabile” che mina la fiducia dei cittadini verso le istituzioni, lasciando i residenti soli nella difesa di un diritto fondamentale: l’accesso all’acqua.
La lettera aperta
Di seguito, la lettera diffusa dal Comitato.
“Gentili Sindaci, Gentile Presidente dell’ATI, Gentili Membri dell’ATI, Gentile Presidente del Libero Consorzio. Il Comitato Senz’acquaenna, semplice comitato di cittadini, ha scelto di costituirsi parte civile nel processo penale che riguarda la gestione del servizio idrico. E voi?
Voi, che siete i rappresentanti istituzionali dei cittadini, che avete ricevuto un mandato elettorale per difenderne i diritti e tutelarne la dignità, avete deciso di non farlo. La vostra assenza in questa battaglia giudiziaria è un fatto grave, inaccettabile e vergognoso. Avete lasciato soli i cittadini in una delle vicende più gravi che abbiano colpito il nostro territorio, come se il diritto all’acqua non fosse un diritto fondamentale ma un fastidioso problema da scaricare altrove.
Abbiamo colmato noi, cittadini comuni, il vuoto lasciato da chi avrebbe dovuto essere in prima linea. Ci siamo assunti una responsabilità che non competeva a noi ma a voi. Lo abbiamo fatto perché crediamo nella giustizia e nella difesa dei diritti. Voi invece avete scelto il silenzio, l’inerzia, l’assenza.
Questa non è solo una mancanza istituzionale: è un tradimento della fiducia dei cittadini. Come potete presentarvi davanti alle comunità che amministrate parlando di tutela, di sviluppo, di futuro, quando avete voltato le spalle al primo dovere: difendere i vostri concittadini nei tribunali, quando se ne è presentata l’occasione? Sappiate che la gente vede e giudica.
Il vostro non costituirvi parte civile resterà come una macchia indelebile sulla vostra credibilità politica e morale. Noi continueremo la nostra battaglia, senza paura e senza compromessi. Ma non dimenticheremo, e non lasceremo che i cittadini dimentichino, chi in questo momento decisivo ha scelto di non stare dalla parte del popolo. Con amarezza e determinazione, Il Comitato Senz’acquaenna“.



