Depuratori mai entrati in funzione, danno erariale di 4,9 milioni di euro: 11 segnalazioni

ENNA – Undici persone, tra tecnici e funzionari pubblici, sono state segnalate per falsità in atto pubblico e frode nelle pubbliche forniture dalla Guardia di Finanza di Enna.

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, infatti, i 15 milioni di euro e i 30 anni di tempo per far funzionare i depuratori dell’area di sviluppo industriale di Dittaino (Enna) “non sono bastati”.

Il progetto della ristrutturazione dell’impianto consortile era stato ammesso ai finanziamenti del Programma Operativo del “Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale – Fondi strutturali relativi alla programmazione 2007 – 2013” e doveva riguardare la zona industriale di Dittaino e i reflui civili provenienti dal Comune di Valguarnera.

I lavori, iniziati nel 2009, dovevano concludersi in 242 giorni consecutivi. Tuttavia, la superficialità istruttoria, la mancanza di autorizzazioni, sospensioni di varia natura e altri ostacoli avrebbero rallentato i lavori sin dalle prime fasi.

Le opere sarebbero state collaudate solo nel settembre del 2013, con esito positivo, nonostante gli impianti risultavano non funzionanti e inefficienti. A distanza di 7 anni, inoltre, gli impianti non sarebbero mai entrati in funzione, così come i due preesistenti collaudati negli anni Ottanta.

La Guardia di Finanza avrebbe stimato un danno all’erario di 4.935.370,12 euro ai danni della Regione Siciliana.

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