ENNA – Cinque indagati e tanta confusione. Nel frattempo la Kore di Enna continua ad affermare la sua estraneità ai fatti. Ma, al momento, tutti sono finiti nell’occhio del ciclone: il coordinatore del Partito Democratico di Enna Mirello Crisafulli (socio della Proserpina), Giuseppe Termine, ex commissario dell’ASP di Enna, la manager e il direttore dell’ASP Giovanna Fidelio ed Emanuele Cassarà.
Sembra, infatti, che l’utilizzo di alcuni locali dell’ospedale Umberto I di Enna per tenere delle lezioni dell’università romena di medicina Duranea de Jos Galati sia illecito. Non esisterebbe alcuna firma tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e la Proserpina, rappresentante dell’ateneo straniero, che autorizzi quest’ultima a sfruttare alcuni locali per tenere dei corsi.
Ma facciamo chiarezza: ieri mattina la guardia di finanza ha provveduto al sequestro di alcune stanze dell’ospedale Umberto I dove, dallo scorso 12 ottobre, si sono tenute le lezioni di un corso intensivo romeno con circa 70 ragazzi. Ma, come detto sopra, non esiste alcun contratto legale che ne disponga l’autorizzazione.
Nel marzo 2014, infatti, Termine e Crisafulli avrebbero trovato un accordo per consentire all’ateneo romeno l’uso di 28 locali dell’Umberto I: 16 al quarto piano e 12 al piano zero. Al suo insediamento, però, l’attuale manager Fidelio avrebbe dato lo star bene solo per le stanze al piano inferiore.
Tuttavia, sia nel primo che nel secondo caso, non esisterebbe nessun accordo scritto o altro documento ufficiale.
Un problema che per Crisafulli passerebbe in secondo piano, visto che ha dichiarato di voler cercare altri spazi in cui poter proseguire con le lezioni, scatenando l’ira del Miur. Il Ministero dell’Istruzione dell’Università della Ricerca, infatti, vuole assolutamente impedire che si possano tenere altri corsi.
Intanto, l’università di Enna ha ribadito la sua estraneità ai fatti direttamente attraverso il presidente Cataldo Salerno. Mentre, secondo alcune informazioni, il direttore amministrativo dell’ateneo romeno Cesar Bichescu dovrebbe venire presto a Enna.