Enna, 67 operai della Multiservizi in bilico

ENNA – Situazione pesante per le famiglie di 67 lavoratori della Multiservizi ennese che al momento si trova in stato di liquidazione. Alcuni operai si occupavano della cura della viabilità e altri erano impiegati come guardie minerarie.

Al momento i libri contabili della società sono stati portati in tribunale dall’amministratore delegato per la liquidazione. Dunque la Multiservizi non esiste più e non ha nemmeno i suoi mezzi: le jeep e i camion sono stati venduti.

L’ultimo appiglio al quale si sono aggrappati i lavoratori, molti di loro 50enni, era un progetto regionale per le partecipate. Ma alla luce dell’ultima task force investigativa voluta dal presidente Crocetta proprio sugli sprechi delle partecipate ogni speranza è svanita.

Si è tentato, attraverso un tavolo tecnico, di trovare una soluzione ai problemi occupazionali.

Lo scorso 29 aprile si era tenuto un incontro a Palermo, nella sede dell’assessorato al Lavoro con l’ormai ex dirigente Anna Rosa Corsello, ed era stato individuato un possibile sbocco per i lavoratori della Multiservizi.

Si era ipotizzato un coinvolgimento della Provincia di Enna e dei comuni ennesi per garantire un sostegno al reddito dei lavoratori, con la compartecipazione economica dell’assessorato alla Funzione Pubblica, della stessa Provincia ennese, utilizzando i fondi della cassa integrazione già richiesta.

In questo modo vi sarebbe stata una fuoriuscita graduale dei lavoratori e il loro utilizzo in attività socialmente utili a favore della provincia e dei comuni.

Però si attendono ancora risposte certe sull’utilizzo della cassa integrazione e intanto i 67 operai vivono settimane di angoscia.