Elezioni politiche e regionali 25 settembre, come votare senza errori: la GUIDA completa

Elezioni politiche e regionali 25 settembre, come votare senza errori: la GUIDA completa

ITALIA – Il giorno delle elezioni politiche è ufficialmente arrivato. Oggi si vota per eleggere i membri del Parlamento.

La recente riforma costituzionale ha fissato in 400 i deputati e in 200 i senatori elettivi, esclusi quelli a vita nominati dal Presidente della Repubblica.

L’attuale legge elettorale, detta Rosatellum, è un sistema misto che prevede l’attribuzione del 37% dei seggi con sistema maggioritario, del 61% con sistema proporzionale e del 2% agli elettori residenti all’estero per ciascuna delle due Camere

A partire da questa tornata elettorale, possono votare per entrambi i rami del Parlamento i cittadini che abbiano compiuto il 18esimo anno di età.

Le due schede

Ai 46.127.514 elettori in Italia che oggi 25 settembre si recheranno alle urne per l’elezione dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica saranno consegnate due schede:

  • una rosa per la Camera,
  • una gialla per il Senato.

seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23.

Il contenuto

I modelli delle due schede sono identici: entrambe recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione a esso collegate.

Accanto al contrassegno delle singole liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.

Dettagli Camera dei deputati e Senato

Per l’elezione della Camera dei deputati, sono 147 i collegi uninominali del territorio nazionale (compreso il collegio della Valle d’Aosta) ai quali vengono assegnati 147 seggi maggioritari.

Sono 49 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 245 seggi proporzionali.

Per l’elezione del Senato della Repubblica, sono 74 i collegi uninominali del territorio nazionale (compreso il collegio della Valle d’Aosta), ai quali vengono assegnati 74 seggi maggioritari.

Sono 26 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 122 seggi proporzionali.

Come si vota e che documenti servono

Per poter esprimere il proprio voto i cittadini si devono recare in uno specifico seggio, indicato sulla propria tessera elettorale.

Il documento, insieme alla carta d’identità o altro documento di riconoscimento, deve essere portato con sé per votare.

In caso si sia smarrita la tessera elettorale oppure non ci siano più spazi liberi, è possibile recarsi nell’ufficio elettorale del Comune.

La scheda è valida anche se decide di segnare una “X” sia sul nome del candidato al collegio uninominale che sul simbolo della lista nel plurinominale. Il Rosatellum non consente, invece, il voto disgiunto: non si può dunque votare per il candidato/a di una coalizione nella parte maggioritaria e per un partito che non fa parte di quella coalizione.

Dove mettere la “X”

Il voto si esprime tracciando un segno nello spazio contenente il contrassegno della lista prescelta e, in tale caso, è espresso sia per lista che per il candidato uninominale a essa collegato.

Se è tracciato un segno sul nome del candidato uninominale il voto è espresso anche per la lista a esso collegata e, nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio.

Non è previsto il voto disgiunto. Non è possibile, quindi, votare per il candidato/a di una coalizione nella parte maggioritaria e per un partito che non fa parte di quella coalizione. Il voto sarà annullato.

Vari modi validi di votare

Riassumendo si può votare in più modi:

  • tracciando una “X” sul nome del candidato uninominale: in questo caso ci si esprime anche per i collegi plurinominali. Il voto verrà spartito tra le liste sotto il nome del candidato uninominale. A ciascuna sarà assegnata una percentuale, sulla base dei voti complessivi ottenuti in quel collegio;
  • tracciando una “X” sulla lista nel collegio plurinominale: si va a esprimere in automatico anche il voto per il collegio uninominale, che andrà al candidato sostenuto dalla lista per cui si è deciso di votare;
  • tracciando anche più di una “X”: si possono per esempio indicare sia la lista che i nomi che la accompagnano nel collegio plurinominale. Anche in questo caso, il candidato uninominale otterrà un voto.

La scheda è valida anche se decide di segnare una “X” sia sul nome del candidato al collegio uninominale che sul simbolo della lista nel plurinominale.

voto

Cosa fare in caso di errore

L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda, potendo esprimere nuovamente il proprio voto.

A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.

Raccomandazioni

Massima attenzione a non sovrapporre le schede una sull’altra al momento dell’espressione del voto, per evitare che il segno di voto tracciato su una scheda sia visibile anche su quella sottostante.

Elezioni regionali 2022

Attenzione: 4.606.564 elettori siciliani (2.237.169 maschi e 2.369.395 femmine) dovranno scegliere anche il presidente della Regione Siciliana e si vota per il rinnovo dell’Assemblea regionale Siciliana.

L’orario è sempre lo stesso: dalle 7 alle 23 si potrà esprimere la propria preferenza. Lo scrutinio avverrà lunedì 26 settembre dalle 14.

I candidati alla Presidenza della Regione

Sono 6 i candidati alla Presidenza della Regione:

  • Gaetano Armao, sostenuto dalla lista regionale “Azione-Italia viva – Calenda” e dalla lista provinciale Azione-Italia viva – Calenda;
  • Caterina Chinnici, sostenuta dalla lista Regionale “Chinnici Presidente” e dalle liste provinciali del Partito Democratico e Cento passi per la Sicilia;
  • Cateno De Luca, sostenuto dalla lista regionale “De Luca Sindaco di Sicilia” e dalle liste provinciali Sicilia Vera, De Luca Sindaco di Sicilia – Sud chiama Nord: Orgoglio Siculo con Cateno, Basta Mafie, Terra d’Amuri, Giovani Siciliani, Autonomia Siciliana, Impresa Sicilia, Lavoro in Sicilia;
  • Nunzio Di Paola, detto Nuccio, sostenuto dalla lista regionale “Movimento 5 stelle 2050” e dalla lista provinciale “Movimento 5 stelle 2050”;
  • Eliana Silvia Saturnia Esposito, detta Eliana, sostenuta dalla lista regionale “Siciliani Liberi” e dalla lista provinciale “Siciliani Liberi”;
  • Renato Schifani, sostenuto dalla lista regionale “Renato Schifani Presidente” e dalle liste provinciali Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prima l’Italia – Salvini Premier, Popolari e autonomisti, DC Democrazia Cristiana.

Il sistema elettorale prevede un solo turno con metodo misto, senza ballottaggio. Il totale delle sezioni da scrutinare è 5.294 in tutta la Regione.

fac simile

Fac simile

Come si vota?

La scheda per votare è unica, ma l’elettore dispone di due voti: uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato alla carica di Presidente della Regione, l’altro per la scelta della lista provinciale e in questo caso si può esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale.

Nel caso in cui non venga espresso alcun voto per una delle liste regionali, il voto validamente espresso per una lista provinciale si estende automaticamente anche alla lista regionale collegata.

È prevista la possibilità di esprimere il voto disgiunto. L’elettore può votare una lista regionale e una lista provinciale non collegate fra loro. Quindi è possibile, tecnicamente, esprimere una preferenza per un deputato all’Ars e una preferenza per un candidato alla Presidenza della Regione appartenente a uno schieramento politico differente.

Elezione deputati dell’Ars

Per l’elezione dei 70 deputati dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) viene adottata la seguente ripartizione:

  • 62 seggi sono attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna);
  • un seggio spetta al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze;
  • un seggio spetta al candidato alla presidenza della Regione eletto;
  • sei seggi vengono assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino). È una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al Presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars.

I seggi non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento. È proclamato presidente della Regione il capolista della lista regionale che ottiene il maggior numero di voti validi.