Dubai, vi ci porto io – Diario di bordo (episodio 2)

Dubai, vi ci porto io – Diario di bordo (episodio 2)

DUBAI – Ed è il momento di salire sul grattacielo che ospita uno degli l’hotel più alti del mondo, il Burj Al Arab.

Se si vuole scoprire un’icona del lusso arabo la si trova facilmente in un Hotel a sette stelle. Sì, avete letto bene: 7 stelle per una costruzione architettonica che costituisce il grattacielo che ospitava, all’epoca della costruzione, il più alto hotel al mondo. Siamo al Burj Al Arab, meglio conosciuto come “la vela”.

Costruito in soli 5 anni a partire dal 1995, fu inaugurato il 1° dicembre del 2000 e con i suoi 321 metri di altezza, si staglia nella prima isola artificiale costruita a Dubai, a 280 metri di distanza dalla costa a cui è unito da un ponte. Dispone di 199 suite, a ognuna delle quali è assegnato un servizio di maggiordomo dedicato h24, e che si affacciano tutte sulla spettacolare vista del Golfo Persico.

Ma è il momento di fare parlare le immagini e anche uno dei 1.500 dipendenti che, esprimendosi in lingua inglese, ci illustra le 2 Royal Suite da oltre 30.000 dollari a notte.

Seguite e… sognate!

 

 

E, proprio perché ci lasciamo trasportare da Emiri e Regine, la nostra prossima tappa sarà quella di alloggiare all’Hotel Queen Elisabeth II.

A Dubai non può certo mancare la possibilità di alloggiare all’interno di un transatlantico. Giusto per avere l’impressione di essere in crociera e di usufruire dei confort e dei servizi di una nave che, tra l’altro, non corre il rischio di trovare l’Oceano in tempesta.

Per saperne di più, seguitemi…

 

 

E, visto che siamo in vena di tuffarci nel passato e nelle tradizioni, non possiamo certo privarci della visita alla città vecchia.

Ma, per scoprirla e visitarla…, un po’ di pazienza: ve lo racconto domani sempre allo stesso orario (ore 09:00).

Alcuni scatti