Divario digitale in Italia, aumenta l’uso di Internet: progresso in Sicilia, l’Istat conferma – I DATI

Divario digitale in Italia, aumenta l’uso di Internet: progresso in Sicilia, l’Istat conferma – I DATI

PALERMO – Rimanere a casa ma riuscire a “essere” ovunque, attraverso uno schermo, è un privilegio che soltanto un’arma potente come la tecnologia poteva concedere. L’innovazione tecnologica, in continua evoluzione, presenta una vasta sfera di vantaggi. Informarsi, essere in contatto con persone che si trovano dall’altra parte del mondo o fare acquisti, sono solo banali esempi che ci fanno intendere come le nostre vite sono cambiate.

Basta Internet per collegarsi in rete, in un ambiente virtuale che unisce soggetti provenienti da tutto il mondo. Una condizione ormai abituale, sperimentata in maniera eccessiva durante la quarantena degli scorsi mesi. Se la stessa permanenza in casa di quelle settimane si fosse vissuta poco più di cento anni fa, di certo l’impatto non sarebbe stato lo stesso. Gli apparecchi di ultima generazione, prima di tutto, assumono importanza poiché sono fonte di svago e di evasione mentale. Tuttavia, bisogna considerare anche l’altra faccia della medaglia: non tutti hanno accesso alla rete.

A tal proposito l’attenzione si concentra sulla teoria del “digital divide” o divario digitale che vede al centro della questione una vera e propria divergenza tra “have” ed “have-nots“, ossia coloro che hanno la possibilità di accesso e coloro che al contrario ne sono impossibilitati. Una questione su cui ci si è già soffermati precedentemente ma con una diversa interpretazione. Adesso è il momento di un confronto tra Nord e Sud Italia.

In ogni caso non si tratta soltanto di un disagio economico, bensì è importante non sottovalutare il fronte delle competenze digitali. A oggi, infatti, non tutti sono in grado di interfacciarsi con la tecnologia. Per attuare un approfondimento in tal senso ci si può avvalere dei dati emersi dallo studio dell’Istituto Nazionale di Statistica. I risultati permettono una dettagliata panoramica sull’Italia. Nello specifico, losservazione dell’Istat si ferma al 2019 e, a conferma di quanto riportato sopra, nell’incipit si legge: “Aumenta l’uso di Internet ma il 41,6% degli internauti ha competenze digitali basse”.

Il primo importante dato che emerge dalla ricerca è inerente al “gap” (divario) tra Centro-Nord e Mezzogiorno nell’accesso alla banda larga: “Nel 2019, in Italia, il 76,1% delle famiglie dispone di un accesso a Internet e il 74,7% di una connessione a banda larga. Rispetto al 2018 non si registrano variazioni significative. Si confermano ampie differenze tra le regioni, con un vantaggio del Centro e del Nord Italia”.

L’analisi sull’accesso alla banda larga rivela in seguito dettagli ancora più importanti: Forti differenze tra il CentroNord e il Mezzogiorno (70,6% contro 62,5%). La Puglia e la Calabria sono le regioni con la quota più bassa di utenti di Internet (rispettivamente 59,7% e 60,1%). Rispetto al 2018 si registrano incrementi apprezzabili per Sicilia (+6,6 punti percentuali) e Campania (+3,5 punti percentuali)”. Questo fa intendere come, specie la Sicilia, sia sulla giusta strada del progresso digitale comportando in tal modo una riduzione del divario.

Per quanto concerne il lato economico e quello delle competenze digitali, annunciati prima: “La maggior parte delle famiglie senza accesso a Internet da casa indica come principale motivo la mancanza di capacità (56,4%) e il 25,5% non considera Internet uno strumento utile e interessante. Seguono motivazioni di ordine economico legate all’alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari (13,8%), mentre il 9,2% non naviga in Rete da casa perché almeno un componente della famiglia accede a Internet da un altro luogo”.

Inoltre, i giovani tendono a combinare lutilizzo dei mezzi, per esempio alternando computer e smartphone: “Sono i giovani di 20-24 anni a utilizzare in modo combinato PC e smartphone (43,9% contro 35,7% della media) anche se una quota consistente accede esclusivamente tramite lo smartphone (29,5%). Le persone di 65 e più presentano la quota più elevata di chi accede esclusivamente attraverso il PC (18,7% contro 5,4% della media)”.

Ma attenzione al genere e non solo: “Il 39,5% delle donne di 60 anni e più ricorre esclusivamente allo smartphone per navigare in rete con uno scarto di 14 punti percentuali rispetto ai coetanei maschi. Gli uomini di 65 anni e più sono invece caratterizzati dall’uso esclusivo del PC (22,1% contro 14,2% delle donne). Inoltre l’uso esclusivo dello smartphone è più diffuso proprio tra quei segmenti di popolazione caratterizzati anche da un minor utilizzo di Internet, ovvero tra le persone con basso titolo di studio (51,7%) e tra i residenti nel Mezzogiorno (40,7%)”.

Non finisce qua. Specie durante le settimane in quarantena si è potuto apprezzare un importante aspetto digitale, il cosiddetto “home entertainment” ossia l’intrattenimento entro le mura domestiche. Ciò probabilmente avrà consentito una maggiore crescita anche degli acquisti online che, come si nota nella statistica Istat, già nel 2019 era in forte espansione: Più della metà degli utenti di Internet ha acquistato online (57,2%, pari a 20 milioni 403 mila persone). Sono più propensi a comprare online gli uomini (60,8%), i giovani tra i 20 e i 34 anni (71,3%) e i residenti nel Nord (60,6%)”.

Infine, risulta che l’attività più diffusa del web sia il servizio di messaggeria istantanea, senza esplicite differenze da regione a regione. L’unica particolarità riguarda l’Italia meridionale: “L’uso di Internet per telefonare è più diffuso nel Mezzogiorno (70,1%)”, mentre il Nord appare in netto vantaggio nella lettura di informazioni e notizie.

Pertanto, analizzando le varie sfaccettature del divario digitale e dell’andamento su scala nazionale, traspare chiaramente la diversità tra Nord e Sud Italia dove, in quest’ultima area, il processo di evoluzione va a rilento. Ma la nota incoraggiante, più specificatamente per la Sicilia, consiste nel numero di accessi a Internet generalmente tramite smartphone che, come si è potuto constatare, nel biennio 2018-2019 ha visto un notevole incremento.

Fonte immagine copertina: Pixabay.com