Dalla “lotta” alla supremazia tra due clan agli arresti: 22 indagati nel Palermitano – DETTAGLI

Dalla “lotta” alla supremazia tra due clan agli arresti: 22 indagati nel Palermitano – DETTAGLI

CARINI – Nelle prime ore dell’alba, a Carini, Palermo, Isola delle Femmine, Capaci, Terrasini, Borgetto, Enna e Finale Emilia (Modena), i carabinieri della compagnia di Carini hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo, sulla base delle risultanze investigative raccolte nel corso di un’indagine coordinata dalla D.D.A. della Procura della Repubblica di Palermo, nei confronti di 22 soggetti (8 in carcere, 9 agli arresti domiciliari, 5 all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria), nei cui confronti sono state attribuite, a vario titolo, responsabilità penali in ordine alle ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, di spaccio e di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

L’indagine è stata avviata dai carabinieri di Carini nel luglio 2018 quando ignoti, in due diverse circostanze, hanno ferito due equini (di cui uno in modo mortale) all’interno di una stalla ubicata in Torretta (Palermo).

L’azione, fin dalle prime ricostruzioni investigative, è parsa subito riconducibile a controversie connesse col traffico di stupefacenti insorte tra soggetti dell’area di Carini.

L’attività investigativa condotta ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza circa l’esistenza di due distinti sodalizi criminali, riconducibili ai proprietari dei due equini feriti, dediti alla cessione, acquisto, trasporto, commercio, vendita e illecita detenzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina, marijuana e hashish nei Comuni di Carini, Isola delle Femmine, Capaci, Cinisi e Terrasini.

Durante l’attività di indagine erano già state arrestate in flagranza di reato 12 persone e denunciati altri 2 soggetti per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’indagine erano già stati sequestrati circa 3,3 chilogrammi di hashish, 0,7 chilogrammi di cocaina e 0,6 chilogrammi di marijuana, nonché la somma in denaro contante pari a 5.330 euro.