Dalla Calabria alla Sicilia, fermata coppia su minivan: a bordo sei figli e un carico di cocaina

Dalla Calabria alla Sicilia, fermata coppia su minivan: a bordo sei figli e un carico di cocaina

MESSINA Le Fiamme Gialle del Gruppo di Messina, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno sequestrato circa 3.600 grammi di cocaina in transito sullo Stretto di Messina, arrestando un individuo per violazione alla normativa in materia di sostanze stupefacenti. La costante attenzione al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto ai punti di accesso alla Sicilia, è dimostrata dalle attività svolte dalle Fiamme Gialle.

Nel corso di un’operazione di controllo effettuata dal Comando Provinciale di Messina, è stato sequestrato un carico di cocaina di circa 3.600 grammi, grazie alla collaborazione delle unità cinofile delle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina. Durante il controllo di un minivan appena sbarcato dalla costa calabra, con a bordo una coppia e sei figli minorenni, il cane antidroga Urban ha fiutato la presenza della droga, nascosta abilmente in un vano naturale del mezzo, ricavato tra tetto ed il suo rivestimento. Il sequestro della cocaina, del valore stimato di oltre 700mila euro sulle piazze di spaccio siciliane, ha portato all’arresto dell’indagato, in flagranza di reato per traffico di sostanze stupefacenti, che è stato trasferito nel carcere di Gazzi.

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La costante attenzione delle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto ai punti di accesso alla Sicilia, testimonia l’impegno delle autorità nella lotta al narcotraffico e alla criminalità organizzata. L’importanza attribuita al fenomeno criminale dalle Fiamme Gialle messinesi e dall’Autorità Giudiziaria peloritana, viene testimoniata dal diuturno impegno nel contrastare il traffico di stupefacenti. La centralità del territorio messinese come porta d’ingresso dello stupefacente nell’isola, nonché punto strategico per il transito e il traffico di ingenti quantità di narcotico, conferma la primaria fonte di sostentamento delle organizzazioni criminali.

La Sicilia come punto strategico per il narcotraffico

Il narcotraffico è un fenomeno endemico nella Regione Siciliana, rappresentando una delle maggiori fonti di reddito per le organizzazioni criminali che la infestano. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine per combattere il traffico di droga, la Sicilia rimane una delle principali rotte del narcotraffico in Italia. Il territorio della Sicilia è particolarmente favorevole al traffico di droga, grazie alla sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo. La regione è un punto di passaggio obbligato per i traffici di droga provenienti dal Nord Africa, dal Sud America e dall’Est Europa. Inoltre, la sua posizione geografica facilita l’approvvigionamento di droga attraverso i porti e gli aeroporti, rendendo la regione un importante centro di smistamento della droga destinata ai mercati europei.

Le organizzazioni criminali che operano in Sicilia sono molto organizzate e hanno stabilito un controllo quasi totale sul traffico di droga nella regione. Queste organizzazioni utilizzano metodi sofisticati per eludere i controlli delle forze dell’ordine, quale la creazione di reti di corruzione e la manipolazione dei documenti di trasporto. Le conseguenze del narcotraffico sulla società siciliana e italiana sono devastanti. La droga alimenta il mercato nero e favorisce la diffusione di altre forme di criminalità, come l’estorsione e il riciclaggio di denaro. Inoltre, la presenza delle organizzazioni criminali rende la Sicilia un luogo poco sicuro, con una forte percezione di insicurezza da parte dei cittadini.

Il contrasto al narcotraffico in Sicilia richiede un impegno costante e congiunto da parte delle autorità e delle forze dell’ordine. Le attività di controllo e di sequestro devono essere intensificate, al fine di ridurre il flusso di droga verso la regione. Altresì, è importante che le autorità continuino a collaborare a livello internazionale per contrastare le organizzazioni criminali che operano nella regione.