Dal San Marco al Cannizzaro in 13 minuti per salvare una vita: il fegato per il trapianto scortato delle “gazzelle”

Dal San Marco al Cannizzaro in 13 minuti per salvare una vita: il fegato per il trapianto scortato delle “gazzelle”

CATANIA – Un tempo di 12 minuti e 50 secondi può sembrare breve, ma è stato fondamentale per salvare una vita. Questo è il tempo impiegato dalle squadre di motociclisti del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo dei carabinieri di Catania, noti come “gazzelle”, per percorrere i circa 16 chilometri di strade trafficate che separano l’ospedaleSan Marco” dall’ospedale “Cannizzaro“.

La Centrale Operativa dei carabinieri ha ricevuto una richiesta di scorta per un mezzo sanitario che doveva trasportare un organo e un’equipe medica dall’ospedale di Librino alla piazzola di decollo dell’elicottero del servizio di emergenza 118, situata vicino al Cannizzaro.

Durante la notte precedente si era presentata l’opportunità di un trapianto urgente di fegato da un donatore di Catania a un paziente di Palermo.

Il servizio di “consegna speciale” del fegato per il trapianto

Le forze dell’ordine hanno organizzato, di fronte a questa importante richiesta, un servizio di scorta stradale composto da quattro carabinieri a bordo di due motociclette Ducati 1200 “Multistrada” e un’Alfa Romeo “Giulia”. Dopo il delicato processo di prelievo dell’organo, l’organo stesso è stato inserito in un apposito contenitore refrigerato e caricato su un furgone insieme a tre medici.

Da quel momento, il convoglio si è mosso a tutta velocità, con le sirene spiegate, attraversando la città in un momento in cui il traffico era particolarmente intenso.

Il percorso ha attraversato l’asse dei servizi, il porto e il lungomare, coprendo una distanza di 25 chilometri. Ogni istante perso o qualsiasi ostacolo poteva essere fatale per il paziente che nel frattempo si trovava in sala operatoria a Palermo per l’intervento di trapianto.

“Prezioso carico”

I carabinieri coinvolti hanno consegnato il “prezioso caricoall’elicottero in soli 12 minuti e 50 secondi e, immediatamente dopo, il velivolo ha decollato con il personale medico diretto verso la capitale siciliana.

Questa attività rientra tra i compiti prioritari dei Nuclei Radiomobili in tutta Italia, in quanto i tempi tra il prelievo e l’impianto dell’organo sono estremamente ridotti, nell’ordine di poche ore.