Coronavirus Catania, un comune a rischio zona rossa: “Pochi vaccinati”

Coronavirus Catania, un comune a rischio zona rossa: “Pochi vaccinati”

MASCALI – Il Comune di Mascali rischia la zona rossa. Troppo basso il numero dei vaccini eseguito nella cittadina jonica. A fronte di un quadro rassicurante relativamente all’incidenza dei contagi – si contano in tutto 27 positivi al Covid19 – si registra, invece, una percentuale di vaccinati che si attesta attorno al 55%. Da qui le fondate preoccupazioni del sindaco Luigi Messina che ha lanciato sui social un accorato appello ai propri concittadini.

“Abbiamo il ragionevole timore che Mascali possa essere inserita nella lista dei Comuni in zona Rossa – afferma il primo cittadino mascalese – e, uno scenario di questo tipo potrebbe provocare pesanti difficoltà di carattere sociale, economico, in un territorio come il nostro che ha una sua connotazione turistica: eventuali restrizioni potrebbero rivelarsi fatali. Attualmente risulta vaccinata il 49% della popolazione sotto i 60 anni e il 72% sopra i 60 anni di età. Il mio invito è quello di non indugiare e di vaccinarsi recandosi al più presto, previo consiglio dei rispettivi medici di famiglia, presso l’hub vaccinale dell’ospedale di Giarre dove prestano servizio gli operatori dell’Asp. Chiederò anche al commissario che coordina le azioni di contrasto epidemiologico, perché preveda, con la collaborazione del Comune, l’attivazione di hub vaccinali in città in modi da favorire ulteriormente chi ha intenzione di vaccinarsi al più presto. La vaccinazione è una scelta personale, tuttavia è opportuno proteggersi scongiurando scenari ancora più nefasti”.

“Del resto – conclude il sindaco – è storia che i vaccini in linea generale hanno aiutato le popolazioni a superare patologie gravi come la poliomielite; ritengo che anche questa volta ognuno debba assumersi le proprie responsabilità, vaccinandosi senza alcuna esitazione”.

Il sindaco di Mascali Messina, ha diffuso anche sui social il proprio appello alla vaccinazione nella consapevolezza che, soprattutto i giovani “stanno purtroppo sottovalutando l’importanza del vaccino”.