Confiscati beni per quasi dieci milioni appartenuti al “re dei discount” Giuseppe Burgio

Confiscati beni per quasi dieci milioni appartenuti al “re dei discount” Giuseppe Burgio

AGRIGENTO – Lo scorso 23 agosto, la Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali – della Questura di Agrigento ed il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione al decreto del Tribunale di Agrigento – Sezione Misure di Prevenzione – con cui è stata disposta la misura di prevenzione patrimoniale della confisca a carico di Giuseppe Burgio, nato a Porto Empedocle (AG) e morto nel giugno 2021, e dei suoi eredi. Si tratta di cinque immobili, del valore complessivo di  8.247.000 euro, tra Agrigento, Porto Empedocle (AG), Palermo e Gela (CL), oltre a 14 autoveicoli e 11 rapporti bancari/assicurativi.

Con lo stesso decreto è stato disposto e sono stati eseguiti anche il sequestro e la confisca, “per equivalente”, di due magazzini ubicati nel Comune di Realmonte, del valore complessivo di 50.000 euro.

Burgio, che fu noto imprenditore nel campo della grande distribuzione alimentare, salì alla ribalta delle cronache nel 2016, quando fu arrestato dalla Guardia di Finanza di Agrigento nell’ambito dell’operazione denominata “Discount”, in quanto gravemente indiziato del reato di bancarotta  fraudolenta ed altri reati connessi, per i quali poi, nel maggio del 2018, fu condannato, con sentenza del Tribunale di Agrigento, alla pena di otto anni di reclusione.

Considerata la pericolosità sociale di Burgio, la Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali – di concerto con il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza, avviò indagini finalizzate all’applicazione nei suoi confronti delle misure eseguite quest’oggi, scandagliando tutte le attività economiche ed imprenditoriali, oltre alle disponibilità finanziarie e patrimoniali, facenti capo allo stesso.

Col provvedimento eseguito oggi, il Tribunale ha disposto la definitiva confisca di quasi tutti i beni sequestrati nel 2020 ed ha disposto il sequestro e la confisca, “per equivalente”, dei magazzini nel Comune di Realmonte, come contropartita di pietre preziose di ingente valore, anch’esse facenti parte dei beni nella disponibilità del Burgio, oggetto di sequestro ma che non furono mai rinvenute.