Condanna Silvana Saguto, le motivazioni della sentenza: “Patto corruttivo, no associazione a delinquere”

Condanna Silvana Saguto, le motivazioni della sentenza: “Patto corruttivo, no associazione a delinquere”

CALTANISSETTA – Era un “sistema“, ma non un’associazione a delinquere quello messo in piedi dall’ex magistrato Silvana Saguto. È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza con cui il Tribunale di Caltanissetta, presieduto da Andrea Catalano, ha condannato la stessa Saguto a 8 anni e 6 mesi e l’amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara a 7 anni e sei mesi.

Secondo i giudici, “i reati sono stati commessi ciascuno in adesione a un patto corruttivo, di scambio di reciproche utilità tra i concorrenti senza che mai si possa individuare l’appartenenza a un gruppo stabile e duraturo“. Sull’associazione a delinquere, il Tribunale non ha accolto la ricostruzione della Procura, rappresentata in aula dai pubblici ministeri Claudia Pasciuti e Maurizio Bonaccorso.

Ciò che manca nel caso di specie è l’accertamento dell’esistenza di una struttura organizzativa idonea a realizzare gli obiettivi criminosi presi di mira“, si legge ancora.

Nel caso di specie i pretesi reati fine o scopo dell’associazione hanno la caratteristica di essere commessi ciascuno di essi in adesione a un patto corruttivo di scambio di reciproche utilità tra i concorrenti, senza che mai si possa individuare l’appartenenza a un gruppo stabile e strutturato“.

Silvana Saguto avrebbe messo in atto una “grave distorsione per tempi, modalità e protrazione delle condotte delle funzioni giudiziarie da avere arrecato, oltre che danni patrimoniali ingentissimi all’erario e alle amministrazioni giudiziarie, anche un discredito gravissimo all’amministrazione della giustizia“.

Immagine di repertorio