Commissioni esami di Stato 2023, chi saranno gli esterni – I NOMI

Commissioni esami di Stato 2023, chi saranno gli esterni – I NOMI

SICILIA – Manca sempre meno alla Maturità, quest’anno più temuta del solito a causa del ritorno dei commissari esterni, di cui giovedì scorso sono stati annunciati tutti i nomi. Dopo mesi di attesa per gli studenti, è stata finalmente svelata l’identità dei “volti misteriosi” che a breve, insieme al resto della commissione, saranno chiamati a valutare ciascun maturando.

Conoscere il nome dei membri esterni, e chiaramente del presidente di commissione, è considerato dagli studenti di quinto anno un passo fondamentale in vista dell’esame. In questi giorni molti di loro si sono già attivati per ottenere il maggior numero possibile di informazioni su chi presiederà il fatidico esame. “Indagare sul loro conto, per gran parte dei maturandi, sembra davvero inevitabile. Tendenzialmente si preferisce chiedere agli alunni dei commissari designati qualche dettaglio su di loro, per capire meglio ciò a cui si andrà incontro il giorno del colloquio orale.

Come scoprire i propri commissari esterni

Per vedere chi saranno i commissari esterni della propria scuola è necessario accedere a un’apposita pagina del sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito (clicca qui per accedere). Sulla piattaforma bisognerà selezionare la provincia, la tipologia di istituto che si frequenta e specificarne l’indirizzo di studi. In questo modo gli studenti interessati potranno scoprire i nomi dei membri esterni della loro commissione.

Maturità 2023, si ritorna alla modalità pre-pandemia: tutto quello che c’è da sapere

Quest’anno la Maturità torna alla sua modalità originale. Gli studenti di quinto anno, per la prima volta dopo lo scoppio della pandemia, concluderanno il loro ciclo di studi senza poter contare sulle semplificazioni adottate dal Ministero, in occasione degli esami di Stato degli ultimi tre anni.

La decisione è stata comunicata a gennaio dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara (clicca qui per visualizzare il documento ufficiale).

Come sarà strutturato l’esame?

A giugno i maturandi affronteranno due scritti e un orale pluridisciplinare. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono le prove a cui gli studenti saranno sottoposti.

Le prove scritte

La prima prova scritta è volta a verificare le competenze sviluppate per quanto riguarda la padronanza della lingua italiana. Gli studenti avranno a disposizione un massimo di 6 ore. Questa prima fase dell’esame di maturità è comune a tutti gli indirizzi di studio e si svolge nelle medesime modalità in qualsiasi istituto. I maturandi avranno la possibilità di scegliere tra sette tracce, ciascuna delle quali potrà fare riferimento a diversi ambiti: artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.



La seconda prova scritta riguarda una o più discipline caratterizzanti il proprio indirizzo di studio. Non sono ancora state rese note nel dettaglio le materie che i giovani si ritroveranno ad affrontare: si avranno maggiori informazioni entro la fine di gennaio.

Il colloquio orale

Il colloquio si svolgerà in chiave interdisciplinare “al fine di valutare – si legge nel documento ufficiale – la capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro e sarà finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale“.

Ritorna la commissione “mista”

Per rendere realmente incisivo il tanto cercato “ritorno alla normalità”, il Ministero ha deciso che le commissioni “torneranno ad assumere l’ordinario assetto e saranno composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre membri interni all’istituzione scolastica e tre membri esterni“.

Prove Invalsi e PCTO

Le prove Invalsi, già effettuate, non incideranno sul voto finale: serviranno solo come requisito di ammissione.

Il PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), al contrario, quest’anno non rappresenterà un requisito d’ammissione: il Ministero ha deciso di tenere conto delle molteplici difficoltà causate dalla pandemia, impedendo il raggiungimento delle ore previste.

Come si calcola il voto della Maturità?

Il voto massimo a cui si può aspirare è di 100 punti, da “accumulare” secondo le seguenti modalità:

  • Credito scolastico di massimo 40 punti;
  • Primo scritto di massimo 20 punti;
  • Secondo scritto di massimo 20 punti;
  • Colloquio orale di massimo 20 punti.

Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è pari a 60 punti.

Maturità 2023, perché quest’anno fa più paura del solito: la parola agli studenti