CATANIA – Un’occasione per inaugurare la sede e per presentarsi alla città. Ma soprattutto una festa per celebrare la nascita di nuove possibilità professionali per chi si laurea in materie scientifico sanitarie.
Venerdì scorso Osmosia, l’azienda nata dall’intuizione di tre microbiologhe e che intende rivoluzionare il mondo dell’informazione sanitaria, ha aperto ufficialmente i battenti, presentando i progetti di formazione avviati con l’Università degli studi di Catania.
Insieme alle fondatrici della prima azienda dedicata alla comunicazione scientifica e al medical writing, Valeria Metoldo, Simona Purrello e Tasha Bertuccio, la prorettrice Francesca Longo e i professori Pio Maria Furnari, presidente del corso di laurea in Biotecnologie, Biometec e le colleghe docenti Floriana Campanile, Viviana Cafiso e Stefania Stefani, hanno illustrato alla stampa e agli ospiti quanto avviato con l’ateneo.
“Oltre all’inaugurazione della sede che in realtà è operativa da un anno, volevamo raccontarci e raccontare i nostri progetti e le nostre visioni per dare nuove prospettive agli studenti – hanno evidenziato le fondatrici -. Osmosia, unica nel settore della scrittura scientifica, punta a trasformare il mondo della comunicazione e della formazione in ambito medico e sanitario”.
Hanno parlato di “missione”, le tre imprenditrici nate ai piedi dell’Etna, e di volontà di trasferire quanto appreso alle nuove generazioni. “Ci siamo messe nei panni degli studenti e abbiamo immaginato di creare quelle condizioni e prospettive che noi, da universitarie, non avevamo – hanno proseguito -. Il nostro intento è trasferire competenze e fare della professione che di fatto abbiamo inventato, strutturando lavoro prima affidato solo ai freelance, una possibilità per tanti”.
Al fianco delle tre imprenditrici, i docenti che ne hanno seguito la formazione e che si sono messi a disposizione per permettere che la scrittura scientifica diventi disciplina universitaria.
“Quanto immaginato e reso possibile da Osmosia rappresenta una grande opportunità per gli studenti e quando mi hanno proposto di collaborare con il nostro corso di Laurea, noi siamo stati felici. Saper scrivere è importante in ogni ambito, e quello scientifico non fa eccezione”, ha commentato il professor Furneri.
Gli studenti universitari possono già fare i tirocini all’interno dell’azienda, ma l’idea è quella di dare vita a un insegnamento specifico e a un Master.
“Noi ci fidiamo delle competenze di Simona, Tascia e Valeria – ha aggiunto la professoressa Campanile -. Sono delle professioniste nel settore e il fatto di avere un background scientifico e votato alla ricerca è il valore aggiunto. Perché non basta saper scrivere ma occorre anche sapere cosa si sta scrivendo”.
Una scommessa giocata sulla ruota di Catania, quella di Osmosia, che ha comportato e comporta sacrifici ma è foriera di grandi soddisfazioni.
“La scrittura è il fine ultimo del ricercatore che deve comunicare alla comunità scientifica i propri risultati – concludono le fondatrici -. È così che la scienza progredisce”.
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