CATANIA – Huawei Italia ha annunciato il lancio di una nuova academy dedicata alle donne e all’innovazione, con un’attenzione particolare alle aree periferiche del Mezzogiorno d’Italia, comprendendo quindi anche la Sicilia.
Il progetto è stato presentato durante la conferenza stampa di presentazione di Tech by Her 2025 – Edizione Sicilia, che si è tenuto a Catania, ad Isola.
L’iniziativa ha rimesso al centro dell’attenzione la necessità di ridurre il divario di genere nel settore tecnologico e, al tempo stesso, di contrastare lo spopolamento che colpisce molte zone del Sud Italia.
L’obiettivo dell’academy, come spiegato dai promotori, sarà doppio: valorizzare i talenti femminili presenti nel territorio e attrarre professioniste dall’estero. Si punta anche a promuovere il South working, ovvero la possibilità di lavorare da remoto mantenendo il legame con il proprio luogo d’origine.
Fabio Romani ha dato i dettagli del progetto Huawei in Sicilia
Fabio Romano, responsabile Sviluppo Ecosistema Industriale di Huawei Italia, ha spiegato i dettagli di questa nuova iniziativa. “Huawei è orgogliosa di annunciare una novità che arricchisce la terza edizione di Tech by Her. L’academy si ispira alla nostra Womens’ Academy for Rural Innovation, un programma europeo che ha già formato imprenditrici, innovatrici e leader emergenti nelle aree rurali. Qui in Sicilia vogliamo supportare donne provenienti da diversi settori, come agricoltura, ecoturismo e tecnologia, offrendo loro competenze avanzate per guidare l’innovazione nei loro territori.”
Romano ha anche sottolineato che il progetto è pensato per fornire strumenti concreti alle partecipanti, con l’obiettivo di garantire che nessuno venga lasciato indietro e che le comunità locali possano provare ad avviare uno sviluppo sostenibile.
Huawei per la prima volta in Sicilia con il progetto Tech by Her
La conferenza stampa di partecipazione di Tech by Her – Edizione Sicilia ha coinvolto diversi rappresentanti istituzionali e figure di riferimento del panorama economico e sociale etneo. Viviana Lombardo, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Catania, ha evidenziato come la tecnologia possa rappresentare un importante strumento per colmare le disuguaglianze di genere. “La nostra amministrazione ha dimostrato fin dai primi giorni di mandato una grande attenzione verso le politiche sociali e lo sviluppo tecnologico. Crediamo che il digitale possa essere un valido alleato per superare il gender gap”.
Monica Luca, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile di Confindustria Catania, ha invece ricordato alcune sfide ancora aperte nel mondo STEM. “Le donne restano sottorappresentate in questo settore, con un divario retributivo del 21% rispetto agli uomini e una presenza limitata, pari al 22%, nelle posizioni legate all’intelligenza artificiale. Per superare queste disuguaglianze, è fondamentale investire nella formazione tecnologica già a partire dalle scuole superiori.”
Tiziana Serretti, presidente del Gruppo Confapi Donne Sicilia, ha condiviso una visione ottimistica sul ruolo della Sicilia nel campo dell’innovazione. “Sono convinta che la nostra regione abbia tutte le carte in regola per diventare un esempio di eccellenza nell’innovazione e nella digitalizzazione. Dobbiamo mostrare alle giovani generazioni che le donne possono eccellere anche in ambiti considerati tradizionalmente maschili, offrendo loro modelli di riferimento positivi.”
Un dialogo aperto sull’innovazione
Il dibattito si è concluso con il panel intitolato “Gender gap e innovazione in Sicilia”, che ha visto protagoniste diverse esperte del settore. Elita Schillaci, professoressa ordinaria di Startup Strategy e Business Planning all’Università di Catania, ha raccontato come il digitale possa aprire nuove strade per le giovani generazioni di donne, affiancate dalle “pioniere” del digitale, professioniste che hanno “aperto la strada” al cambiamento nel comparto. Adriana Santonocito, ceo di Ohoskin, ha condiviso le sue esperienze di imprenditrice, mentre Paola Mirone, fondatrice di Webbidu Digital Minds, ha parlato delle sfide incontrate dalle startup femminili.
Non sono mancati i contributi istituzionali, con messaggi di sostegno da parte di Nuccia Albano, assessore regionale alle Pari Opportunità, e Angela Maria Galvano, Consigliera Regionale di Parità della Regione Siciliana. Entrambe hanno ribadito l’importanza di promuovere la leadership femminile nel settore tecnologico come strumento per garantire un’innovazione più equa e inclusiva.
Tutti i dettagli sulla nuova academy di Huawei, pronta a nascere sull’impronta della Womens’ Academy for Rural Innovation, verranno comunicati oggi.