La performance Extases, ideazione del catanese Gaetano Battezzato e della sua compagnia Teatri nel Vento in collaborazione con gli artisti Juan-Manuel Vincente, Marie Elodie Vatteaux, Laurence Claoué, presentata a Catania da scenario Pubblico ottiene un buon risultato di pubblico.
Extases nasce nel silenzio dell’esilio cercato e desiderato del suo padre demiurgo che, a partire dal 2007 ha deciso di firmare in isolamento le produzioni della compagnia Teatri del Vento finanziata dal Ministère de la Culture et de la Communication et la Région Rhône-Alpes.
E non a caso lo spettacolo nasce ai confini della realtà, nello spazio disarmonico della coscienza e traendo spunto dal fenomeno del tarantismo.
Battezzato racconta che l’idea “nasce dal desiderio personale di rimettermi in sintonia con le origini e la cultura del sud Italia. Ho deciso di mettere in scena questa energia fisica con grande intensità e emozione che fa pensare alla trance del tarantismo. un rituale di pulizia attraverso il quale delle donne si prendono carico dei mali della società”.
Il tarantismo è difatti una pratica antica propria del sud Italia: durante la mietitura del grano, con il pretesto di essere morsi dalla tarantola, donne – ed in minoranza anche degli uomini – entravano in una sorta di trance che li induceva a muoversi, danzare, contorcersi, dimenarsi, fino allo stremo delle forze condotti dalla comune credenza che il dinamismo motorio potesse permettere l’espulsione del veleno della tarantola.
A partire dagli anni ’60 il rito all’improvviso scompare travolto dall’ordine e dal conformismo dell’era contemporanea che lo rende una pratica anacronistica e dunque apparentemente non più attualizzabile.
Ma il genio solitario di Battezzato non si arrende alla sterile contemporaneità e dai ricordi di un’esperienza vissuta in Puglia nascono i movimenti convulsi, veloci e intensi delle due danzatrici e le parole di un’attrice che in scena recita un testo scritto da Battezzato proprio durante il viaggio in quella regione del sud che lo ospitò due anni fa.
Un vero e proprio rito catartico che si compie dinanzi agli occhi stupefatti dello spettatore letteralmente rapito dalla frenesia di movimenti in continuo divenire e capaci di mostrare la grande sinergia tra danza e teatro e la possibilità di catapultare entro questi spazi culture e tradizioni del mediterraneo che ancora oggi riescono ad attrarre, grazie alla loro unicità, diverse generazioni e culture che nell’apertura all’altro da sè riescono a trovare il modo di costruire ampi spazi di comunione e di crescita reciproca.
“Exstases -conclude Battezzato- è pura energia e questa accomuna tutti gli uomini al di là delle culture e delle conoscenze. Confrontarsi con persone di altre culture arricchisce e amplia le prospettive”,
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