Catania, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati punta sull’intelligenza artificiale forense: nasce il progetto “Lexintel”

Catania, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati punta sull’intelligenza artificiale forense: nasce il progetto “Lexintel”

CATANIA – Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania (Coa) abbraccia l’innovazione tecnologica e punta sull’intelligenza artificiale con il progetto “Lexintel”, sviluppato in collaborazione con il Tribunale di Catania e il Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (Cini), con il sostegno del Ministero della Giustizia.

“Il Coa di Catania sarà tra gli sviluppatori di un sistema di intelligenza artificiale a supporto dell’attività giudiziaria civile”, ha spiegato il presidente Antonino Guido Distefano, sottolineando come l’obiettivo sia quello di ottimizzare il lavoro di ricerca e studio degli avvocati attraverso strumenti digitali di nuova generazione.

Distefano: “L’IA aiuta a ottimizzare il lavoro dell’avvocato”

“Il supporto dell’intelligenza artificiale alla professione forense – ha dichiarato Distefano – può agevolare la ricerca su larga scala di testi giuridici, normative, precedenti giurisprudenziali e argomentazioni di controparte”.

Il presidente ha inoltre evidenziato come le tecnologie AI siano fondamentali per la redazione sintetica degli atti giudiziari, sempre più vincolata da limiti di lunghezza imposti dalla legge.

Tra i vantaggi più rilevanti, Distefano ha citato anche la possibilità di costruire un database locale (knowledge base) dedicato agli studi legali, contenente pratiche, contratti, atti e pareri, analizzabile dagli agenti di intelligenza artificiale per fornire risposte su misura.

Guarnaccia: “L’IA diventa democratica e accessibile”

A sottolineare la portata innovativa del progetto è anche Elio Guarnaccia, consigliere referente per l’informatica del Coa di Catania:
“Le tecniche di prompt engineering alla base di Lexintel possono essere di grande beneficio per gli avvocati nel formulare domande complesse in ambito legale. La nostra scelta nasce dalla volontà di democratizzare l’uso dell’IA nel mondo forense“.

Il progetto, infatti, non richiede costose piattaforme proprietarie o strumenti tecnicamente complessi, permettendo anche ai piccoli studi legali e ai professionisti meno esperti di informatica di accedere a funzionalità avanzate per la ricerca giuridica e la redazione degli atti.

Un percorso formativo per gli avvocati catanesi

Il Coa di Catania è tra i primi ordini forensi in Italia a intraprendere un’iniziativa di questo tipo.

La prima fase del progetto, già avviata, coinvolge un gruppo di avvocati del Foro catanese e docenti informatici del Cini impegnati nello sviluppo di prompt complessi dedicati alle esigenze legali, analizzando le risposte generate dai principali modelli di intelligenza artificiale gratuiti.

Successivamente, sarà avviata la seconda fase, che prevede la diffusione e la formazione capillare tra gli iscritti all’Ordine attraverso corsi, workshop e attività didattiche dedicate all’uso dell’intelligenza artificiale nella pratica giudiziaria.

Nella foto: il presidente del Coa di Catania, Antonino Guido Distefano