CATANIA – Presentate in sala stampa al Massimino ai giornalisti ed agli operatori dell’informazione, da parte il vicepresidente e amministratore delegato Vincenzo Grella, le due nuove figure in casa Catania F.C. come il direttore generale Alessandro Zarbano e il direttore sportivo Ivano Pastore e per ciò che riguarda l’area comunicazione Giuseppe Sapienza con una importante esperienza nel Milan vincente del presidente Berlusconi e anche in altre prestigiose piazze di serie A.
Un momento di incontro e confronto dopo un periodo avaro di notizie dalla fine del campionato ad oggi.
(Fonte foto Catania F.C.)
Grella i saluti e Torre del Grifo
“Oggi è un giorno importante per il nostro club essere qui e presentare tre figure di cui due nuovi e un professionista che è stato già con noi sei mesi. Il punto dove stiamo mettendo più attenzione è Torre del Grifo e per quanto riguarda come società stiamo verificando tutte le procedure perché il club ha interesse nell’acquisirlo è c’è già l’ok del presidente Pelligra, mancano solo alcuni dettagli. Affronteremo quindi la questione Nesima e Torre del Grifo anche se il primo era in stato messo in stand by lo riprenderemo, ma prioritario per adesso sarà Torre del Grifo che questo club merita”.
Sollecitato sugli errori del passato
“Non parlo più di errori, noi lo sappiamo internamente e non mi va di piangere per un errore; invece, preferisco investire il tempo con questi nuovi dirigenti per costruire un club sempre più forte”.
Le parole del neodirettore generale Zarbano
Presentati i tre nuovi professionisti Zarbano, Pastore e Sapienza la parola va al direttore generale che ringrazia di essere in questa nuova società.
“Avevo un debito con Grella perché tre anni fa avevamo già discusso per una mia presenza nella società e adesso sono qua. Ho già cominciato ad ambientarmi già nel periodo dei play off cominciando a lavorare insieme per comprendere meglio l’ambiente. Sento una forte responsabilità nei confronti dei tifosi e della società e ci si mette quotidianamente in gioco. La nostra idea è di un lavoro non del singolo ma dell’insieme, e se si sbaglia o si fanno scelte vincenti si fanno tutte insieme. Ho trovato un buon ambiente con persone che hanno voglia di andare tutti nella stessa direzione e vedo solo professionisti molto validi. Proveremo a cominciare questa stagione nel segno della continuità di ciò che di buono ha lasciato la scorsa. Se vogliamo uscire da questa categoria dobbiamo capire dove siamo e grazie anche a Ivano Pastore dobbiamo cercare di lasciarla prima possibile e lui ha già creato un gruppo con i giocatori grazie alla sua empatia”.
I rapporti con la proprietà
Si tratta di una proprietà che vuol fare bene e che ha fatto investimenti importanti e vi posso assicurare che non è mai mancata riguardo gli investimenti e negli ultimi anni sono state spese cifre nemmeno in un decennio. Sta a noi essere bravi ad usare queste risorse economiche nel miglior modo possibile con obiettivi funzionali a ciò che vuol fare il Catania in ottica condivisa. Il mercato è in continuo movimento e non sarà per forza che le entrate e le uscita debbano corrispondere in maniera rigida ma, ripeto, deve essere funzionale alla squadra e ai motivi economici”.
I tifosi e l’ambiente
Gli errori del passato ci servono per costruire il futuro e non chiediamo ai tifosi una fiducia a scatola vuota, diciamo solo fateci lavorare. Bisogna usare al meglio le risorse non è detto che se mettiamo più soldi più si vince. L’ ambiente è stimolante e bisogna fare bene, ma in serie C a livello economico si perde sempre e non ci sono entrate che possano compensare, impossibile andare in pareggio. L’obiettivo è vincere perché qui nessuno vuole perdere.
Dove allenarsi e problema infortuni
Costa meno allenarsi al Cibali e in caso lo rizolliamo. Riguardo gli infortuni muscolari proveremo a far sì di averne sempre meno possibili.
Le prime parole di Ivano Pastore
“Vorrei ringraziare Grella e la proprietà che in un momento difficile e delicato come quello creatosi lo scorso anno, mi hanno dato la massima fiducia che mi è stata riconfermata oggi. Vorrei capire cosa non ha funziona in passato e correggere gli errori anche se purtroppo l’obiettivo finale non è stato raggiunto, ma se sono a Catania è perché voglio e spero di fare qualcosa d’importante. Solo con i gruppi di lavoro si raggiunge qualcosa di serio, da solo non ha mai vinto nessuno, tranne Maradona. La mission è la mia voglia di creare un gruppo di lavoro che possa raggiungere gli obietti che ci siamo prefissati”.
Ancora Pastore stavolta sul mercato passato e futuro
“Non so quale sia stato il mercato di luglio dello scorso anno, so invece che a gennaio non è stato semplice, tipico di questo periodo dove non ci sono molti giocatori a disposizione. In entrata abbiamo cercato dei giocatori più funzionali al mister. Avevo preso un attaccante che poi si è tirato indietro e ad oggi forse è stata una buona scelta così siamo più liberi quest’anno di cercare un altro attaccante. Ho lavorato in questi mesi con il mister che è una persona affamata e che gli piace vincere e vorrebbe farlo a Catania, sarebbe il suo sogno. Con lui c’è unità d’intenti e nelle scelte ci sarà alla fine senza dubbio l’avallo del mister. Non è vero che abbiamo qualche giocatore che ci abbia detto di no, potrebbe capitare ma noi dobbiamo essere bravi a scegliere ottimi professionisti che sopportino la piazza dove giocano”.
Caso Cicerelli
Cicerelli è ancora un giocatore del Catania, quando l’ho incontrato ho visto un ragazzo puro e pulito e potrà avere delle richieste ma Catania lo vorrà tenere.
Per NewSicilia
Ivano Pastore
Abbiamo analizzato tre elementi indispensabili per il suo prossimo lavoro: Budget a disposizione, esigenze di mister Toscano e le sue linee guide, con quale priorità saranno affrontate?
Giuseppe Sapienza
Dopo diverse importanti esperienze con club come Inter e Milan perché oggi Catania e cosa vorresti vincere con questa società?