Troppe spese per lo stadio “Massimino”, parla Lo Monaco: “Dove sarebbero le agevolazioni?”

Troppe spese per lo stadio “Massimino”, parla Lo Monaco: “Dove sarebbero le agevolazioni?”

CATANIA –  “Al Sindaco Enzo Bianco facciamo anzitutto presente che negli ultimi 15 anni il rapporto fra il Comune di Catania, proprietario dello stadio ‘Angelo Massimino’, ed il Calcio Catania, fruitore dell’impianto, è sempre stato regolato da un affidamento pluriennale ad eccezione degli ultimi quattro anni, in cui tale affidamento è stato sostituito da una concessione in uso che non ha mai realmente agevolato la società”.

A parlare è l’Amministratore Delegato del Calcio Catania Pietro Lo Monaco, in risposta alle affermazioni del Sindaco Enzo Bianco e del consigliere comunale Niccolò Notarbartolo in merito alla questione relativa allo stadio “Angelo Massimino”.

L’importo fissato fino allo scorso – ha continuato Lo Monaco – anno per l’affitto dell’impianto, ammontante a 10mila euro per evento, ha rappresentato infatti una condizione evidentemente troppo onerosa per il Calcio Catania. Si tratta di una tariffa unica, in Italia, ed il nostro club ha subito sistematicamente tale condizione. Il Comune di Catania, inoltre, a fronte di tale importo avrebbe dovuto effettuare la manutenzione del manto erboso e di tutto il resto, consegnando per quella cifra uno stadio pronto all’uso sotto ogni punto di vista: a titolo esemplificativo e non esaustivo, oltre alla manutenzione del campo, funzionalità e pulizia degli ascensori, degli spalti, dei locali e dei servizi igienici, efficienza del tabellone e dell’impianto di amplificazione

Sempre in merito alle troppe spese sostenute dalla società sportiva catanese, Pietro Lo Monaco ha sottolineato: “Contrariamente a tutto ciò oltre a pagare 250mila euro per l’affitto del campo il Catania è stato costretto a sobbarcarsi la manutenzione del manto erboso e tutte le altre spese sopra citate e non solo. A tale cifra, nel computo complessivo, vanno poi aggiunti gli introiti derivanti dalle imposte sulla pubblicità, che costano al Catania ulteriori 90mila euro all’incirca nell’arco di un’annata. La domanda sorge spontanea: dove sarebbero le asserite agevolazioni per l’unica realtà sportiva cittadina che utilizza lo stadio ‘Angelo Massimino’?”.

Alla luce di questi dati, venga considerata lecita un’altra domanda: non vi sembra di aver approfittato un po’ troppo di quella che è la squadra dei catanesi e che, ribadiamo, è praticamente l’unica fruitrice cittadina dello stadio ‘Angelo Massimino’? – ha sottolineato l’Amministratore Delegato del Calcio Catania. Ed ancora, non vi sembra un po’ troppo consentire a dipendenti del Comune di far trovare le porte dello stadio chiuse, impedendo da una parte l’accesso al personale incaricato di predisporre lo stadio per la partita, pagato dal Calcio Catania, e privando dall’altra la città di Catania di un legittimo diritto, quello di seguire la propria squadra? Colpisce e stupisce, ancora, che in questa diatriba, peraltro più di concetto che di sostanza visto che il Catania ottempera regolarmente ai pagamenti stabiliti, il Sindaco consenta ad un consigliere comunale, senza smentirlo, di rilasciare dichiarazioni-prototipo in termini di arroganza e non conoscenza dei fatti e della materia in questione“.

Il signor consigliere, che deve avere un concetto di legalità molto personale se ritiene che noi dovremmo firmare un documento senza condividerlo, ha dichiarato che il Catania avrebbe fatto un passo indietro e che la prossima partita interna non si giocherà senza la firma dell’ormai famigerata dichiarazione di accompagnamento: sembra un film con Chuck Norris, altro che disponibilità reciproca! Proprio per confermare le dichiarazioni ‘altamente qualificate’ del signor Notarbartolo, ad ogni modo, il Calcio Catania – ha concluso Pietro Lo Monaco – ribadisce che quel documento, così com’è strutturato, non sarà mai firmato“.