Trattativa cessione Calcio Catania, la strigliata di Baiocco: “Ambiente positivo e progetto serio per una rinascita”

CATANIA – Nei giorni in cui tiene banco la trattativa per la cessione del Calcio Catania la città è in fermento per conoscere delle buone notizie sul futuro della compagine rossazzurra.

Un’attesa per la quale la fine si attende da parecchio, visto che il calvario della serie C dura ormai da cinque anni, vissuti solo con qualche fugace illusione di un ritorno in serie B. Adesso che il futuro della società sembra appeso a un filo si segue con molta apprensione tutto ciò che è legato a esso.

Ieri mattina sono spuntati i nomi dei soggetti che sarebbero coinvolti nella trattativa, ma nelle ultime c’è stato un rallentamento dovuto ad alcune mancanze nella mail Pec inviata dal Comitato Promotore per lacquisizione del Calcio Catania. La speranza che in un modo o nell’altro si riesca a passare la mano c’è e in merito a ciò abbiamo sentito il parere di una vecchia gloria del passato rossazzurro, Davide Baiocco, centrocampista artefice della promozione in serie A del 2006 conosciuto per la tanta grinta che metteva in campo.

Il punto di partenza per una rapida rinascita del calcio a Catania deve essere la positività, ma ci vuole anche un progetto serio che non si limiti solo al risultato sportivo.

“Mi auguro che l’ambiente a Catania – afferma Baiocco –, soprattutto quello calcistico, diventi un po’ più positivo perché la negatività non serve a trarre cose positive. Per varie vicissitudini negli ultimi anni a Catania il clima non è stato dei migliori. Oltre a ciò spero che ci siano degli imprenditori seri, che oltre a sposare la causa per amore considerino il Calcio Catania come un’azienda, facendo un programma lavorativo di minimo 5 anni. Tutto questo allo scopo di valorizzare le infrastrutture, i giovani del territorio e il brand a livello internazionale con strategie di marketing, in modo da diventare un modello in tanti aspetti. Un lavoro del genere deve essere chiaramente pianificato e bisogna prendersi del tempo, ma anche avere un buona comunicazione cercando al tempo stesso di essere trasparenti e di dare le giuste aspettative alle persone. Ci vogliono anche tecnici qualificati a Torre del Grifo e sarebbe riduttivo limitarsi ai soli risultati sportivi. Spero che il Catania torni in serie A per rimanerci più a lungo possibile. Anche quando poi si debba tornare a scendere in B che si creino le basi per risalire subito. Spesso si sopravvalutano i progetti nel breve periodo, mentre bisogna avere più pazienza, perseveranza e programmazione”.

Fonte immagine Itasportpress