Sport senza barriere: atleti paralimpici in visita all’ospedale Cannizzaro

Sport senza barriere: atleti paralimpici in visita all’ospedale Cannizzaro

CATANIA – Sono emozioni difficili da spiegare. Sotto il profilo dei risultati avremmo potuto ottenere di più, ma il maggiore successo è stato potere partecipare“. Sono queste le parole con le quali Raimondo Alecci, nazionale paralimpico di tennis-tavolo classe 6, ha raccontato la sua esperienza a Rio de Janeiro durante la “Giornata dello Sport”, svoltasi oggi nell’Unità Spinale Unipolare dell’ospedale Cannizzaro.

Alecci sa di aver pagato la grande emozione per la partecipazione a un evento così importante in termini di prestazione, ma spera nel miglioramento in vista delle prossime Paralimpiadi di Tokyo fra quattro anni. E chissà che in quella occasione non possa gareggiare anche qualche atleta che emergerà da iniziative come quelle tenute all’Unità Spinale. La manifestazione, infatti, intende promuovere lo sport quale mezzo d’integrazione delle persone con disabilità.

Come sottolineato dal dott. Angelo Pellicanò, direttore  generale dell’Azienda Cannizzaro, “l’attività sportiva che si svolge all’Unità Spinale è fondamentale nel percorso di riabilitazione e permette di raggiungere risultati ammirevoli; daremo ulteriore impulso in termini di qualità dell’assistenza attraverso un progetto di ristrutturazione e revisione logistica che contiamo di concludere entro poco tempo“.

Lo sport è un mezzo essenziale di recupero e reinserimento e in quanto tale fa parte integrante dei programmi riabilitativi dei soggetti mielolesi. Come dichiarato dalla dott.ssa Maria Pia Onesta, direttore dell’Unità Spinale “questa giornata non è soltanto un’attività rivolta ai nostri pazienti, bensì anche un modo per portare fuori di qui il messaggio che è importante praticare discipline sportive nella misura delle abilità che si possiedono“.

Alla “Giornata dello Sport” è intervenuta anche Valentina Scialfa, assessore allo Sport del Comune di Catania che ha spiegato: “Qui si dimostra che è possibile abbattere barriere non fisiche ma mentali: la disabilità non è un ostacolo o limite e le Paralimpiadi ne sono la dimostrazione più efficace“.

A darne prova concreta le esperienze, tra le altre, della Lega Navale a Catania, di “Viaggio Italia” di Danilo Ragona e Luca Paiardi, di Andrea Marchese nell’automobilismo e di Salvo Mirabella nel rugby in carrozzina.