Sannino: “Oggi conta anche non avere preso gol”

Sannino: “Oggi conta anche non avere preso gol”

CATANIA – Senza gioco e senza idee. La pochezza preoccupante del Catania più che una opinione è un dato di fatto. Due punti in quattro gare, e penultimo posto in classifica. Le sonore bordate di fischi al termine della gara contro  il Modena sono il chiaro sintomo che l’ambiente comincia a spazientirsi. In sala stampa il tecnico Sannino, alla prima partita sulla panchina rossazzurra, mostra comprensione per i tifosi. “Capisco i tifosi e ne dobbiamo avere rispetto – attacca – il pubblico vuole vedere altre cose ed io sono d’accordo perchè anche io vorrei vedere qualcosa di diverso dalla mia squadra. Aggiungo che se vogliamo avere un trend diverso dobbiamo anche sapere accettare le critiche dei tifosi e della stampa. Tutti però devono sapere che la squadra è questa”. Mister, oggi non si sono visti in campo gli undici animali che lei aveva chiesto appena arrivato a Catania .Quando dico che voglio undici leoni mi  riferisco  all’approccio mentale alla gara. Penso che sul piano caratteriale dobbiamo lavorare ancora tanto anche se vorrei vedere un altro tipo di calcio e non di approccio. Sette gol in tre partite erano obiettivamente tanto. Ecco, io penso che dobbiamo evitare quelle situazioni sofferte perchè quando si prende gol è molto faticoso recuperare. Oggi ho visto bene la nostra difesa e credo che abbiamo lasciato al Modena solo una situazione di pericolo”.

Catania - Modena

Sannino poi cerca di smorzare i toni della contestazione sulla prestazione di Castro e di Leto finiti nell’ occhio del ciclone. Sul loro impegno il tecnico non ha dubbi. “Leto si è molto sacrificato ed è uscito dal campo in preda ai crampi – chiarisce -. Non credo che se un giocatore non ha dato il massimo possa uscire dal terreno di gioco in quelle condizioni”.  Il tecnico poi  risponde anche alle critiche di chi sostiene che il Catania non si è ancora calato nella categoria della B. “Se noi giochiamo di fama e non di fame diventa difficile – spiega – credo però che oggi abbiamo messo un piccolo mattoncino sul nostro percorso. È vero che ci aspettavamo tutti un risultato diverso, anche uno striminzito uno a zero, però è altrettanto importante non avere preso gol ed è la prima partita che questo succede. Adesso ci accingiamo ad andare a Crotone martedì  senza la possibilità di lavorare, ma sicuramente questi ragazzi capiranno che solo attraverso un lavoro certosino sul campo e sull’aspetto dell’organizzazione loro possono correre meglio ed avere un gioco più fluido”. Sul rigore non concesso a Calaiò il tecnico rossazzurro non polemizza. Anzi assolve l’arbitro. “Oggi faceva molto caldo – ammette – ed era una condizione difficile  anche per lui anche se credo che su Calaiò poteva starci il calcio di rigore. Però ripeto, abbiamo sbagliato noi e può avere sbagliato anche il direttore di gara”.  Infine, il tecnico sdrammatizza anche sulla doppia espulsione, la sua e quella di Walter Novellino. Quando ci ha buttato fuori è perchè ci stavamo accorgendo che stavamo giocando in 24 e questo nel calcio non è possibile  – scherza – l’arbitro ci ha parlato e credo che non ci saranno ulteriori problemi”