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Questione di gomme, il precedente della Ferrari con Alonso: quella volta costò cara

Azzardo, strategia e, perché no, anche un po’ di sana follia sportiva. Correre 39 giri su 57 totali con gomme soft (banda gialla) in Bahrain è impresa difficilissima e che, soprattutto, nessuno poteva aspettarsi.

E, invece, Sebastian Vettel, leader della classica iridata, e la Ferrari hanno sorpreso tutti, compreso Toto Wolff e tutto il muretto Mercedes. Eppure, in tal senso, esiste un precedente negativo per la “Rossa”. Un episodio analogo in un circuito diverso: Montreal, in Canada.

Alla guida della monoposto italiana, quella volta, c’era Fernando Alonso, attuale pilota McLaren. Ed è proprio il pilota spagnolo il protagonista di un azzardo che, in quell’occasione, costò caro alla Scuderia di Maranello.

La gara si disputò il 10 giugno 2012. Vettel correva per la Red Bull, Lewis Hamilton per la McLaren. I tre si giocavano il primo posto nella classifica mondiale e, fino alla fine, si sarebbero giocati il mondiale, vinto proprio da Seb.

A una decina di giri dalla fine del Gran Premio del Canada la gara si è decisa. La Red Bull chiama al box Vettel per sostituire le gomme, intuendo il pericolo di un possibile degrado. La Ferrari, invece, lascia Alonso fuori, sperando che il repentino crollo degli pneumatici non avvenisse.

Così, però, non fu: Hamilton vinse tranquillamente la corsa, mentre per Alonso, favorito alla vigilia, si trasformò in un dramma sportivo.

Negli ultimi giri, senza più grip per l’eccessiva usura delle gomme soft, lo spagnolo si vide superare dalla Lotus di Romain Grosjean (2° al traguardo), dalla Sauber di Sergio Pérez (3°) e, addirittura, dalla stessa Red Bull di Vettel (4°).

Un errore di strategia, insomma, che alla fine dell’anno sarebbe costato caro: Vettel, infatti, vinse il mondiale per un distacco di soli 3 punti dal pilota del Cavallino.

Un precedente che appartiene al passato. Quest’anno, così come l’anno scorso, la Ferrari ha voglia di rifarsi e tornare lassù in alto. La mentalità, soprattutto al muretto, e fondamentale e ricordare certi errori del passato, a volte, serve a non ripeterli.

Mauro Di Stefano

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Mauro Di Stefano
Tag: Catania Formula 1

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