Puntese San Giovanni La Punta undicesima a Bastia

CATANIA – Nei Campionati Italiani di Società Master su pista a Bastia Umbra, in provincia di Perugia, doppio successo dell’Atletica Virtus Castenedolo, salita sul podio più alto sia al maschile che al femminile. Un avvenimento mai accaduto, quello di una società vincitrice su entrambi i fronti, nelle 25 edizioni passate di questa rassegna nazionale. Protagonisti allo Stadio Comunale atleti fuori misura e da leggenda come Carmelo Rado, 82 anni e Luciano Acquarone, 85 il prossimo 4 ottobre, che hanno ottenuto i due più alti punteggi, 1272 il primo con 38,39 nel disco e 1125 il secondo con 24’56”30 nei 5000.

La Puntese San Giovanni La Punta di Giacinto Bitetti e Giuseppe Sciuto, capitanata dal pesista Giuseppe Miraldi – la sola squadra presente in terra umbra tra le 24 maschili da Portici (Napoli) in giù – si è classificata undicesima con 1146 punti, ottenendo il miglior piazzamento fra tutte le sue spedizioni. Per la Puntese una differenza minima con la nona, l’Atl. Sandro Calvesi a 1158,5 punti e con la decima, il Road Runner Club Milano a quota 1152,5, una vera inezia di 6,5 lunghezze. In precedenza la formazione catanese si era piazzata sedicesima al suo debutto a Cagliari nel 2010, anche qui unica società siciliana, poi quindicesima a Novara nel 2012, due volte sedicesima a Montecassiano nel 2013 e Jesolo nel 2014.

Una storia travagliata questa dei Campionati di Società Master, un tempo Amatori/Veterani, continue e spesso contestate le modifiche del regolamento, a partire dalla première di Cagliari 1990, quando il Master Club Catania rimase a casa, non potendo sostenere gli alti costi della trasferta. La compagine del notaio Costantino Scarvaglieri e di Ugo Politti si rifece però a Foligno nel 1991 con uno sfavillante secondo posto, non più raggiunto da una squadra siciliana. Tra i primi dieci in assoluto secondo le Tabelle Master 2007, aggiornate nel 2010, l’eterno Giuseppe Distefano, 74 anni, unico catanese a salire sul podio, terzo nel martello con 37,05 e settimo nel disco (33,61), gare sovrastate dal citato Carmelo Rado. L’agrigentino Calogero Scordino, 66 anni, si è ben difeso, quarta e sesta piazza per lui, rispettivamente nel peso (11,03), con un po’ di iella ad un centimetro dal terzo con lo stesso punteggio e nel disco (38,58). Settimi Domenico Lo Faro (SM45), 16’41”23 nei 5000 e Mauro Cavallaro (SM55), 10,91 nel triplo, reduce dai Mondiali Master di Lione, dove era arrivato sesto con 11,27. Al nono posto altri due combattenti dalla carriera infinita, come Gianfranco Belluomo ed Angelo Vecchio. Il primo (SM55) ha chiuso i 1500 in 4’49”50 e il secondo ha superato 1,36 nell’alto, identica misura dello scorso anno a Jesolo.

Michelangelo Granata

Redazione

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