Perché il Catania è tornato in alto in classifica?

Perché il Catania è tornato in alto in classifica?

CATANIA – Sabato la partita della verità, anche se probabilmente il Catania ha già dimostrato una piccola parte di quello che potrà fare in questa stagione.

I rossazzurri di mister Cristiano Lucarelli hanno iniziato il campionato con il piede giusto, al momento con 16 punti in classifica alle spalle del Lecce, che però ha una gara in più. In sette gare disputate, sono arrivate cinque vittorie, un pareggio e una sconfitta. Dopo i passi falsi nelle prime due giornate contro Racing Fondi (1-1) e Casertana (1-0), il Catania si è ripreso vincendo le ultime cinque partite contro Lecce, Fidelis Andria e Monopoli in casa e contro Virtus Francavilla e Cosenza in trasferta.

La cosa che sorprende, oltre alla partenza positiva, è la solidità assunta dalla squadra etnea, capace di saper difendere anche una sola rete di vantaggio (come nei casi di Cosenza o contro il Monopoli) o di andarla a trovare negli ultimi spezzoni di partita (esempio lampante la vittoria interna contro l’Andria, dove il goal è arrivato all’87’). Inoltre, il Catania si è servito anche di episodi, come il rigore del momentaneo 0-1 a Brindisi contro il Francavilla, per affrontare in maniera più serena la partita e portare a casa l’intera posta in palio.

Ciò che salta all’occhio è, chiaramente, la differenza sia tecnica che di classifica rispetto agli ultimi due anni: 14 punti nella stagione 2015/16, 8 nella stagione 2016/17. La squadra del tecnico Lucarelli è anche la miglior difesa del Girone C, con sole due reti subite: favorito lo spirito pragmatico allo spettacolo, la difesa all’attacco. Le considerazioni sui rossazzurri, comunque, sono positive: tre i punti che staccano il Catania di quest’anno da quello visto nelle passate annate.



IL MODULO E PROFONDITÀ DELLA ROSA – Il 4-3-3, classico schema utilizzato dal Catania in Serie A, è stato sostituito dal 3-5-2 che, in base alle caratteristiche mostrate dai giocatori titolari, sembrerebbe il modulo più adatto al gioco di Cristiano Lucarelli. Ripetiamo, a volte non bellissimo da vedere, ma caratterizzato da sofferenza e spirito di sacrificio. Sono tre, infatti, le partite che il Catania ha già vinto per 1-0, di cui due con reti realizzate nel primo quarto d’ora di gara. Un dato significativo perché, rispetto alle prime due sfide dove la difesa traballava, la solidità si è fatta più volte presente, concedendo poco all’avversario. Il Catania, tra l’altro, giova della nuova regola delle cinque sostituzioni a partita in corso, vista la profondità della rosa: l’organico costruito dalla dirigenza etnea è uno dei più completi di tutta la Serie C, con la possibilità di schierare calciatori che potenzialmente hanno le carte in regola per ricoprire il posto da titolare. Un cambio importante riguarda la posizione di Marchese, che avrebbe trovato la sua collocazione ideale come esterno di centrocampo. Ramzi Aya e Luca Tedeschi sono inamovibili in difesa, avendo giocato tutte le partite di questo campionato, il terzo posto è combattuto tra Luka Bogdan, vera sorpresa rossazzurra, ed Edoardo Blondett, difensore arrivato dal Livorno. Al momento, il primo è in vantaggio sul secondo. A centrocampo Francesco Lodi e Cristian Caccetta, ormai, sono una “coppia di fatto”: quando l’ex Udinese avanza per impostare il gioco, l’ex Cosenza copre il buco lasciato a centrocampo. Sulla fascia opposta a quella di Marchese, prende quota Mirko Esposito, anche se Daniel Semenzato dovrebbe essere il titolare. In attacco si attende che Davis Curiale e Francesco Ripa entrino in condizione, ma il vero cambiamento è giunto da Andrea Russotto, che ha dimostrato di poter essere l’uomo in più di questa squadra (come è successo contro il Lecce o contro la Virtus Francavilla, in quest’ultimo caso da subentrato). Matteo Pisseri tra i pali, poi, ha fatto il suo con delle parate decisive che hanno portato punti in più in casa Catania (emblematico il salvataggio a Cosenza). Riserve di lusso Andrea Mazzarani, Andrea Di Grazia, Giuseppe Fornito, Edoardo Blondett e via dicendo.

I PRIMI TEMPI – Il Catania, quest’anno, è solito a risolvere le gare nel primo tempo. Infatti, se non ci fossero state le reti realizzate nella ripresa, i tre punti non sarebbero arrivati soltanto contro la Fidelis Andria. Solo goal aggiuntivi nei secondi 45′. Queste le partite se valesse soltanto la prima frazione: Catania-Racing Fondi 1-0, Casertana-Catania 0-0, Catania-Lecce 1-0, Virtus Francavilla-Catania 0-1, Catania-Fidelis Andria 0-0, Cosenza-Catania 0-1, Catania-Monopoli 1-0. Nessuna rete subita, solo cinque realizzate e addirittura un punto in più. Gli etnei, quindi, hanno chiuso tutte le partite (o quasi) nel primo tempo. Altra statistica che simboleggia il mantenimento del risultato fino al resto della gara e che, quindi, fa capire come il Catania stia sul pezzo fin da subito.

Domani il derby contro il Siracusa, alle 20,30 nello scenario del “Nicola De Simone”. Sarà una gara sicuramente combattuta e che regalerà emozioni. Attenzione, quindi, al primo tempo, che può già essere decisivo.