CATANIA – La Curva Nord vuole vincere, vincere, vincere… Con questo coro è stato accolto, ieri pomeriggio, il Presidente Pelligra dai tifosi presenti in tribuna B per assistere all’allenamento pomeridiano della squadra, e questo dopo che gli stessi giocatori erano stati accolti, al loro ingresso in campo, da un corale: “combattete per noi”.
Anche in questo modo si prova a rinsaldare un rapporto che aveva visto manifestare, tra fine luglio e agosto, più di una crepa nei rapporti tra Società e ambiente e nel mezzo gli operatori dell’informazione che annaspavano alla ricerca di qualche briciola di notizia degna di questo nome.
La conferenza stampa di oggi dovrebbe mettere fine a questo ginepraio di ansiose ipotesi e fragili supposizioni, così in una sala stampa affollata ha cominciato proprio il Presidente ringraziando tutti e affermando che “sono assolutamente onorato di essere qui oggi. Un inizio comunque positivo con un pareggio fuori casa e l’anno scorso è stata una stagione comunque alla fine con diverse soddisfazioni e quest’anno vogliamo fare ovviamente ancora meglio”.
E continua Pelligra con la sua caratteristica voce serena quanto gutturale: “Ovviamente avete la possibilità di farmi delle domande a cui vi risponderò, ma prima mi piacerebbe iniziare a parlare di investimenti a lungo termine. Per ciò che riguarda ho lavorato molto sodo e non da solo ma accompagnato dal mio team in particolare due membri dello staff anche se ancora non sono stati ufficializzati che sono Carozzi e Tucker, un board che mi aiuta a prendere decisioni a me piace molto prendere decisioni sul futuro“.
“Un aspetto su cui volevo porre l’attenzione è quello di poter dire che abbiamo costruito una rosa competitiva dal tecnico ai giocatori e di questo sono soddisfatto del lavoro di Faggiano. E vorrei anche il supporto e il sostegno dei nostri tifosi. Abbiamo un numero incredibile come dodicimila abbonati e sono ottimista che questo numero possa crescere. Un grazie per il loro sostegno. (…) Grella e Bresciano e i due nuovi membri sono qui per stare a Catania e costruire una squadra forte nel presente e nel futuro”.
E c’è anche un passaggio “amaro” sui rumor di queste settimane dove si è detto di tutto sulla società.
“Ciò che ho visto e letto nelle ultime settimane sui social media è stato per me motivo di dispiacere (…) perché ho desiderio di fare bene per questa società e di dedicare le mie risorse economiche e le mie energie in questa club, in questa squadra, ma anche per la città di Catania. Conoscete ovviamente le mie origini che mi spingono a dedicarmi a questo progetto.
Con l’amministratore delegato vicepresidente Vincenzo Grella che va oltre il legame che ho con qualsiasi altro club, ci sentiamo due, persino tre volte al giorno e sono sempre consapevole di ciò che sta succedendo qui a Catania perché interessa a me non soltanto dal punto di vista del business ma anche dal punto di vista personale”.
Poi spazio alle domande
Quando comincerà realmente, se è ancora nelle sue intenzioni, la realizzazione di quella struttura e di quel modello al quale ormai si ispirano le società di calcio contemporanee, una struttura come il centro sportivo a la valorizzazione del settore giovanile?
“Prima qui non c’era nulla, abbiamo lavorato per due anni e continueremo a farlo. Chiaramente dovremmo restaurare il club e il suo nome a e poi ovviamente ci organizzeremo anche sui nuovi progetti chiaramente quello che per noi è importante non è solo il focus sul Catania come società di calcio ma anche su Catania“.
Riguardo il problema Fideiussione:
“Per quanto riguarda ciò che è successo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto è stata un problema di questioni burocratiche relative alle garanzie che sono state prodotte in Australia (…) purtroppo si è trattato di un rallentamento diciamo che è stato causato dai consulenti che lavoravano (il passato sembrerebbe scontato) con noi in Australia. Adesso la situazione fosse si è rasserenata (…) qualcosa non ha funzionato però abbiamo risolto e sicuramente bisogna fare bene in futuro”.
Per NewSicilia abbiamo chiesto:
Un punto di forza della società era sicuramente le comunicazioni, quando c’erano degli eventi importanti c’era sempre una conferenza stampa. Le è sembrato giusto comunicare un evento importante come la campagna abbonamenti con i relativi aumenti solo con un post sui social senza la possibilità di chiedere informazioni come si faceva in passato dove c’erano anche delle brochure che ti permettevano di instaurare un dialogo proprio su un argomento importantissimo come quello degli abbonamenti?
“In quel momento abbiamo deciso di non indire nessuna conferenza stampa perché eravamo impegnati a lavorare sodo per quella che era la costruzione della squadra e il nostro team aveva le idee chiarissime su quello che era stato deciso e quindi, non che non fosse importante, abbiamo visto che era abbastanza chiaro quello che era stato scritto sui social e di conseguenza si è pensato che non ci fosse necessità di un’ulteriore conferenza stampa“.
Il sindaco Tarantino, l’assessore Parisi si sono preoccupati di quel momento incomprensibile che stava creando malumore e malessere tra i tifosi è riuscito a dargli una risposta?
“Il mio telefono è sempre disponibile sette giorni su sette e il sindaco, anzi l’assessore Parisi mi ha chiamato, appunto allarmato dalla situazione dicendomi cosa stesse succedendo. Io ho semplicemente detto che stavo lavorando e tutto si sarebbe risolto ed è rimasto soddisfatto dalla mia risposta”.
Riguardo la riduzione di budget Pelligra risponde:
“Diciamo che non facciamo differenza tra ciò che investiamo l’anno prima e l’anno dopo. Per esempio, nell’anno 2022/2023 noi abbiamo stanziamo il budget per il quale c’era di bisogno per ciò che necessitava nella stagione in corso. Ovviamente l’obiettivo è sempre quello di fare un club sostenibile, cioè quello che io voglio costruire come imprenditore ed è importante avere le persone giuste all’interno del team (…) e a volte non è nemmeno il problema di mettere più soldi ma è quello di avere, ripeto, le persone giuste anche se il risultato chiaramente è importante”.
Riguardo la mancanza di comunicazione di quest’estate Pelligra risponde in maniera lapidaria:
“Io parlo soltanto quando la situazione è chiara, e ste stiamo lavorando per risolvere le problematiche non sentiamo la necessità di parlare”.
Perché differenziare con un comunicato l’investimento Blu Tech dal Catania F.C.?
“Per me una priorità è Catania anche se entrambe le società meritano priorità (…) comunque il Catania è stata finora l’azienda diciamo dove ho speso di più circa quindici milioni di euro e possiamo comunque essere orgogliosi di dire che non abbiamo assolutamente nessun debito”.