CATANIA – La prima battaglia della finale scudetto di pallanuoto femminile va al Plebiscito Padova, che vince 13-12 Gara 1 contro l’Ekipe Orizzonte al termine della lotteria dei tiri di rigore.
Le venete si portano così sull’1-0, ma per le catanesi c’è tutto il tempo di rifarsi sia per il numero di partite ancora a disposizione che in virtù della prestazione offerta dalla squadra guidata da Martina Miceli, andata sopra di tre reti durante i tempi regolamentari poi conclusi sul 9-9.
La partita ha visto un inizio travolgente dell’Ekipe Orizzonte, che ha vinto il primo tempo per 5-3. La seconda frazione è stata invece conquistata per 3-2 dalle padrone di casa, mentre la terza si è chiusa sull’1-1. Le biancoscudate hanno quindi agganciato le catanesi grazie al 2-1 a proprio favore nel quarto tempo, segnando poi un rigore in più delle rossazzurre nel momento decisivo del match.
Claudia Marletta è stata la miglior marcatrice con tre gol, mentre Arianna Garibotti e Giulia Emmolo sono andate a segno due volte a testa. Una rete ciascuno anche per Giulia Viacava e Jelena Vukovic.
Rammarico, ma anche consapevolezza di essere solo all’inizio di un lungo confronto per le etnee, come ha sottolineato il presidente dell’Ekipe Orizzonte al fischio finale: “Sicuramente – ha detto Tania Di Mario – una partita finita ai rigori lascia molte cose su cui riflettere. Credo che in generale abbiamo giocato un buon match, le ragazze mi sono piaciute e mi piacerebbe che a loro rimanesse questo“.
“Perdere ai rigori brucia sempre di più, ma in realtà per noi è una mezza sconfitta perché siamo state in partita per tutto il tempo e lo abbiamo fatto in casa del Padova, tra l’altro nel primo confronto di questa finale. Avremmo potuto fare il primo passo, ma è andata così e siamo consapevoli che ci sono ancora diverse sfide a disposizione“.
“Noi siamo lì e Padova deve essere consapevole di questo“, prosegue Di Mario. “Adesso per fortuna avremo un giorno e mezzo a disposizione per ricaricare le batterie e soprattutto per concentrarci su ciò che abbiamo sbagliato stasera e su cui non dobbiamo più commettere errori. Le finali al meglio delle cinque partite servono anche a crescere gara dopo gara e sappiamo che entrambe le squadre dovranno migliorare con il passare delle sfide in cui ci confronteremo“.
“Vediamo chi riuscirà a farlo di più e in poco tempo. Forse oggi siamo rimaste un po’ sorprese anche dal metro arbitrale che è stato seguito, probabilmente diverso da quello che ci aspettavamo e che ci ha messo in difficoltà“.
“Le nostre avversarie sono rientrate in partita anche grazie a degli episodi che solitamente non succedono, ma la colpa è stata comunque sempre nostra perché avremmo dovuto capire prima come stavano andando le cose. Aver sfruttato male le superiorità a nostro favore è stata poi certamente la cosa peggiore che abbiamo fatto e questo lo dovremo ricordare bene“. Domenica 30 maggio alle 16 il Plebiscito Padova ospiterà l’Ekipe Orizzonte in Gara 2.