CATANIA – Adesso è quasi ufficiale. Mancano solo le firme ma un accordo di massima è già stato trovato (si parla di un biennale): Pasquale Marino sta per diventare il nuovo tecnico rossazzurro. Nonostante le grandi pressioni del Vicenza che aveva offerto al proprio allenatore un rinnovo triennale da 400.000 euro a stagione, Marino ha deciso di lasciare i veneti e fare ritorno al suo Catania, già allenato dal 2005 al 2007 e con il quale ha ottenuto la promozione nella massima serie.
“Spiegare è difficile. Dire ‘grazie’ un po’ più semplice. Devo dirlo alla società Vicenza che ha creduto in me, mesi fa, incondizionatamente e questo non lo dimenticherò mai. Devo dirlo ai giocatori del Vicenza che hanno dato l’anima, e io con loro. Devo dirlo alla città di Vicenza, che non conoscevo, e adesso amo. Devo dirlo ai tifosi del Vicenza che l’ultima partita non ho salutato per ‘paura’ di crollare ed emozionarmi. Avevo deciso di lasciare dopo Vicenza-Pescara, dopo l’eliminazione, dopo l’amarezza. Ed invece ho ascoltato le idee e le proposte di un gruppo di lavoro fantastico del Vicenza Calcio. Ho riflettuto, barcollato, pensato e ripensato. E credo che chiudere qui sia la cosa migliore, perché quello che abbiamo fatto è straordinario, è talmente bello che non voglio correre il rischio neanche per un solo istante di rovinarlo. Non so se è la cosa giusta, forse sarà quella sbagliata, ma ho deciso così. Vi abbraccio e vi ringrazio di cuore. Adesso torno a casa. #forzalane “, queste le parole con cui Marino si è congedato dal Vicenza e dai suoi tifosi.
Inutile dire che i tifosi etnei hanno appreso la notizia con grande entusiasmo rievocando proprio lo storico risultato del 2006. Per convincere il tecnico la società di via Magenta ha dovuto presentare un progetto ambizioso che porti il Catania alla conquista della Serie A nel prossimo campionato. E allora si è parlato anche di mercato, su tutti del fantasista vicentino Di Gennaro, pupillo del mister di Marsala. Sul taccuino dell’amministratore delegato Cosentino anche il difensore Brighenti (Vicenza) e la punta esterna Ragusa (Genoa).