Lo Monaco e quel ragazzo piccolo e gracile, “Tutti lo bocciavano, io lo presi”: ecco la storia di Di Grazia

Lo Monaco e quel ragazzo piccolo e gracile, “Tutti lo bocciavano, io lo presi”: ecco la storia di Di Grazia

CATANIA – Il mondo del calcio è fatto di storie, piccole e grandi, nascoste o celebri. Tutte, però, hanno la loro caratteristica. Ed è questo che rende ogni racconto speciale.

Anche quella di Andrea Di Grazia è una storia ricca di passione e amore per questo sport. Intrisa anche di un po’ di fortuna e di fiuto per il talento. Quello dell’amministratore delegato del Calcio Catania, che, ieri, dopo la conferenza stampa del tecnico Cristiano Lucarelli, ha raccontato un piccolo aneddoto.

Tutto nasce da una provocazione, quella della mancanza di una mezzala: “Noi non abbiamo nessuno a sinistra? Va bene, ma prima ascolta questa storiella (guardando chi gli ha posto la domanda, ndr)”.

Anni fa è venuto a fare il provino un ragazzo bassino, con la maglia numero 10. Quel numero era più grande di lui per intenderci. Questo ragazzo faceva la mezzala sinistra, è venuto qui e ha giocato una partita. Tra l’altro, io ho l’abitudine di chiamare più osservatori e di “appostarli” nelle varie zone del campo. Iniziata la gara, loro hanno preso gli appunti del caso per valutare il ragazzo”.

Dopo di che – ha proseguito Lo Monaco -, gli osservatori sono venuti da me, riferendomi che era bravo tecnicamente, ma troppo gracile. Io non c’ho pensato due volte, l’ho preso. Tutti lo hanno bocciato, avrei dovuto mandarlo via, io l’ho messo in squadra. È un discorso che vale anche per gli allenatori: se la tecnica c’è, non si discute. Poi si può essere fortunati o sfortunati nelle esperienze. Insomma, quel ragazzino si chiamava Andrea Di Grazia. È un classe ’96. Ecco, lui è e sarà la nostra mezzala sinistra”.

Parole che non escludono che Di Grazia possa interpretare il suo ruolo naturale da protagonista con Lucarelli in panchina. Merito di Lo Monaco, che ci ha creduto: la sua scommessa è vinta.