“La partita di Crotone ci dirà chi siamo e cosa vogliamo”. Questo il manifesto di mister Toscano nella conferenza stampa di ieri, propagandato al pubblico e soprattutto ai 22 rossazzurri convocati per la prima “vera” partita del Catania 25/26.
Un Catania che nasce ancora in fieri, costruito e ancora in costruzione, chiamato subito a misurarsi con un avversario cresciuto in solidità e convinzione. Il Crotone, guidato da un progetto che guarda al futuro, si presenta con un gruppo giovanissimo – età media 24,9 anni – capace di trasformare freschezza e coraggio in arma tattica.
Crotone-Catania: dati e statistiche
Andiamo a dare uno sguardo a dati, statistiche e precedenti tra le due squadre.
Il bilancio degli scontri diretti tra Catania e Crotone sorride nettamente agli etnei. In 21 partite disputate, il Catania ha conquistato 11 vittorie, pari a oltre la metà degli incontri (52,4%), confermando una tradizione favorevole. I pareggi sono stati 6 (28,6%), mentre il Crotone è riuscito a imporsi soltanto in 4 occasioni (19,1%). Anche sul piano realizzativo i rossazzurri si sono mostrati più incisivi: 40 gol segnati, quasi due a partita, a fronte dei 31 del Crotone, che si ferma a una media di poco inferiore a una rete e mezza a gara.
Ricucire ferite, trovare identità
C’è voglia di ricucire ferite, tramutare errori in opportunità, tradurre il sacrificio in risultato limando ogni imperfezione con un solo strumento: lavoro. La formazione di Toscano si presenta alle porte di uno Scida bollente, ma bussa con sicurezza e consapevolezza di essere, forse, finalmente gruppo e non solo squadra. E in questo senso i segnali non mancano.
I sorrisi di Norcia, il ritorno a casa di Cicerelli, la fascia da capitano stretta al braccio di Di Tacchio. Perfino la complessa vicenda di Torre del Grifo, che sembra avviarsi a una soluzione, restituisce al club un orizzonte più nitido e meno tormentato. Un percorso figlio della sofferenza e del tempo, di un cammino imperfetto che oggi potrebbe rivelarsi prezioso.
Se la scorsa stagione si parlava ossessivamente di identità – e la si pretendeva subito, senza mezze misure – oggi il Catania si affaccia al nuovo anno con un passo in più. Passo che inevitabilmente porta alla responsabilità di rendere chiare le cose. E proprio quella chiarezza, come ha sottolineato Toscano, partirà dalla gara di oggi per dimostrare chi sono i rossazzurri.
In ricordo di Pippo Baudo
“Per sempre Pippo”, su queste parole di eternità inizia il comunicato del Catania FC in onore di un uomo, un simbolo, un rossoazzurro: Pippo Baudo.
In occasione della gara di stasera, il Catania scenderà in campo con il lutto al braccio. Un piccolo gesto per un grande personaggio del nostro tempo.