Il crollo, poi l’oblio: l’odissea del Catania e un nuovo mercato. Lacrime di tristezza si trasformano in gioia

CATANIA – Era il 2005-2006, la stagione che portò alla massima serie. Otto stagioni ad alto livello, poi il crollo e infine l’oblio: Serie A, Serie B, infine Lega Pro (successivamente Serie C). Dopo il ricorso approvato ieri, però, il Catania Calcio è tornato a sorridere.

Si era conclusa con grande amarezza ai calci di rigore contro la Robur Siena l’ultima annata dei rossoazzurri, usciti ai rigori nella semifinale playoff, con un sogno sfumato, quello di ritornare in cadetteria. Ma, un piccolo barlume di speranza, lo ha riacceso il ricorso presentato dal Novara alla Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio).

Tra fallimenti e retrocessioni, infatti, la Figc aveva disposto il ripescaggio di alcune squadre per raggiungere il numero di partecipanti al prossimo campionato di Serie B, escludendo, però, i club che avessero subito penalizzazioni per ragioni amministrative nei tre anni precedenti.

La società piemontese, quindi, ha deciso di presentare un ricorso, accettato dal Tribunale Federale Nazionale. Sentenza che, inevitabilmente, ha fatto rientrare nei giochi anche gli etnei.

La squadra della città dell’elefante, infatti, nel 2014 è retrocessa in B. L’anno successivo ha sperato in una pronta risalita, ma senza grandi successi. Anzi, un’affannata salvezza e le intercettazioni all’ex presidente Antonino Pulvirenti l’hanno condannata ulteriormente. Il caso “Treni del gol” e l’accusa di aver comprato le partite per assicurarsi la permanenza nel campionato cadetto sono costate care: retrocessione in Lega Pro e 9 punti di penalizzazione, diventati 10 per problemi amministrativi.

Dopo un inizio degno di una grande squadra e l’azzeramento del passivo in classifica, il Catania, nel 2015-2016, ha avuto un grande calo, che ha fatto temere il peggio. Solo i risultati negli scontri diretti lo hanno salvato da un’ulteriore disfatta.

Meglio nella stagione seguente, con il raggiungimento dei playoff, dove, però, è uscito al primo turno contro la Juve Stabia. Lo 0-0 premia i campani per la migliore posizione in classifica.

Si è arrivati, dunque, al campionato appena concluso, tra alti e bassi. Poi l’adrenalina delle ultime giornate e quel sogno della promozione diretta sfumata a un passo dal traguardo. Quindi gli scontri per la promozione, poi la sconfitta con la Robur Siena ai rigori e quell’amarezza negli occhi di giocatori e tifosi.

Lacrime che, per alcuni, da tristezza, ieri, si sono trasformate in gioia. In tanti i tifosi in giro per la città e le piazze a festeggiare, come se il salto di categoria fosse stato conseguito sul rettangolo verde.

Questa sera il rosso e l’azzurro saranno i colori che tingeranno la città e lo stadio Angelo Massimino. Alle ore 20,30, infatti, squadra e tifosi si riuniranno nell’impianto per festeggiare la promozione.

Tutto ciò, non può che cambiare le strategie di mercato. L’ossatura della squadra c’è, ma per essere competitivi e puntare a una posizione tranquilla (se non a qualcosa di più) bisognerà scegliere attentamente e fare gli innesti giusti per ben figurare, specialmente in occasione del ritrovato derby siciliano con il Palermo.

Probabilmente servirà qualche opzione in più in attacco e maggior freschezza a centrocampo. Ma, questo sarà compito del direttore sportivo e della società che, fino a oggi, hanno ben operato sul mercato.

Catania sorride e attenderà giorno 6 agosto per conoscere la prima avversaria della nuova avventura in Serie B.