Fumogeni, bombe carta e la guerriglia di Palermo: i tifosi del Catania, “Vi raccontiamo la nostra Odissea”

CATANIA – Un gesto che va contro ogni logica e canone di civiltà e sportività. Quello che è successo ieri tra i tifosi del Catania, diretti a Trapani per la trasferta di Serie C, e i sostenitori del Palermo non trova alcuna spiegazione, né giustificazione. E quello che hanno vissuto i supporters rossoazzurri, specialmente al ritorno, è stata una vera e propria Odissea.

A raccontare la (dis)avventura è Fedex88 (utilizziamo il nickname per rispetto della privacy), tifoso che siede in tribuna: “Siamo partiti con il pullman da Catania e poi abbiamo fatto sosta a Caracoli. Successivamente abbiamo proseguito il viaggio passando per Palermo e introducendoci in viale della Regione Siciliana. Ci aspettavamo, come spesso può capitare, qualche sfottò”.

Un classico episodio, tipico di tue tifoserie rivali. Ma, questa volta, le cose sono andate diversamente: “Noi eravamo sulla carreggiata di destra, in direzione Trapani, quando, anche in base a quello che ci ha detto l’autista, dalla parte opposta abbiamo visto dei fumogeni”. Una possibile istigazione: da lì, infatti, il caos. I tifosi più accaniti del Catania sono scesi dalle loro auto e hanno risposto: “Noi, poi, non abbiamo più visto tutto quello che è accaduto perché abbiamo proseguito, ma il signor Cannavò, che organizza le trasferte, ci ha raccontato che c’erano stati diversi tafferugli, con bombe carta e fumogeni”.

Nella baraonda più totale, la polizia è dovuta intervenire più volte. E tanti sono stati i disagi per le persone: “Probabilmente, speriamo senza gravi conseguenze, è stata coinvolta anche gente che non c’entra nulla e che, forse, neanche segue il mondo del calcio”.

A dare conferma di quello che era accaduto, oltre ai numerosi video che girano per il web, è stato anche lo scenario che si è presentato a Fedex88 e agli altri tifosi una volta giunti al Provinciale: “Nel parcheggio abbiamo visto un furgoncino 9 posti con il vetro frantumato. Non credo che la gente sia partita da Catania con il vetro rotto!”. 

La sconfitta ha sicuramente buttato a terra l’animo dei tifosi rossoazzurri. Ma, la doccia fredda è giunta al momento di dover tornare a casa. Quello che era successo qualche ora prima, infatti, ha avuto delle ripercussioni: “Per ragioni di sicurezza siamo stati obbligati a prendere altre strade. Da Trapani, infatti, ci siamo diretti verso Agrigento, Porto Empedocle e poi Caltanissetta. Alla fine siamo arrivati a casa in mattinata”. La loro Odissea, infatti, si è conclusa verso le ore 5 di questa mattina. 

Le indagini sono in corso per capire chi abbia cominciato a dar vita agli scontri e risalire ai colpevoli. In ogni caso, un gesto del genere è inconcepibile agli occhi di chi ama lo sport e di chi vive grazie a questo. Resta senz’altro un cattivo spettacolo e darà una pessima immagine del nostro mondo sportivo ai più piccoli, all’Italia e anche all’estero. Spesso si parla di riportare le famiglie allo stadio, ma come?