CATANIA – Si tinge di rossoazzurro il derby di Sicilia. Stadio Angelo Massimino non esaurito ma ben 17.271 spettatori hanno assistito a Catania-Trapani, numeri da Serie A. Derby emozionante e vibrante sia sul rettangolo di gioco che fuori. Pronti, via e la partita si fa subito in salita per il Catania. Fallo di mano in area di Rinaudo, il braccio è alzato, l’arbitro Gavillucci non ha dubbi e concede il penalty. L’ex di turno Terlizzi prende la rincorsa e non sbaglia. Gli oltre mille sostenitori trapanesi possono liberare tutta la loro gioia per la realizzazione del gol che sblocca il risultato. I padroni di casa tentano subito la reazione, ma gioca meglio la squadra di Cosmi, meglio organizzata e più quadrata nonostante le pesanti assenze.
Al 15’ occasionissima sciupata da Castro dopo un ottimo inserimento in area dell’argentino. Palla sopra la traversa da posizione molto favorevole. Di tanto in tanto il Catania si rende insidioso attraverso le ripartenze, o almeno ci prova. Al minuto 26 i rossoazzurri insistono. Gran botta di Del Prete col destro, pallone che sfiora l’incrocio dei pali. Buono il suggerimento di Calaiò nella circostanza. Lo stesso terzino effettua un tiro angolato che sfiora il palo alla sinistra di Gomis qualche minuto più tardi.
Passano pochi secondi ed il Trapani risponde con la girata di Malele che mette i brividi alla retroguardia etnea. Nel finale del primo tempo, granata pericolosi in contropiede e difesa etnea scoperta. Al 37’ Barillà trova il varco giusto per calciare da fuori area. Tiro velenosissimo, respinto in corner da Gillet. Poi è il Catania ad andare vicino alla rete.
Al 42’ prima Maniero si ritrova il pallone tra i piedi a pochi passi da Gomis ma si fa respingere la conclusione, poi Calaiò colpisce di testa ed il portiere granata è ancora reattivo, pronto alla parata in due tempi. È l’ultima grande emozione della prima frazione di gara che si conclude tra i fischi sonori del pubblico di casa ed i comprensibili e meritati applausi dei sostenitori ospiti all’indirizzo dei propri beniamini.
Nella ripresa, però, la musica cambia completamente. Marcolin dà una strigliata ai giocatori, la squadra risponde dando tutto sul campo. Il Catania si rende subito pericoloso con un tiro troppo debole e centrale di Maniero da posizione invitante. I rossoazzurri lasciano intendere che c’è la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo per riequilibrare il match. Gli sforzi vengono premiati al 49’ sugli sviluppi di un calcio di punizione di Rosina. Palla calibrata perfettamente dalla sinistra, si avventa sul pallone Schiavi che, al volo di piatto destro calcia imparabilmente. Rete strepitosa e Massimino che esplode.
Ora il Catania è galvanizzato dal pari. Marcolin chiede massima concentrazione e determinazione alla squadra, che continua a premere sull’acceleratore mettendo il Trapani alle corde. I granata faticano a contenere la spinta incessante del Catania e, al minuto 52, trovano la via della rete, ma quella sbagliata. Terlizzi, infatti, sigla uno sfortunato autogol nel contesto di un’azione confusa in area di rigore. Entusiasmo alle stelle in casa Catania, sotto i tacchi per la formazione di Cosmi. Gli etnei mantengono il pallino del gioco, il ritmo nelle giocate è elevato e gli ospiti non riescono più a rialzarsi.
Al 58’ Sciaudone, di prima intenzione, conclude alto sugli sviluppi di un corner. Passano pochi minuti ed il Catania continua a rendersi pericoloso. Contropiede efficace, Calaiò apre sulla destra, praterie per Del Prete che si accentra e conclude in porta. Para Gomis. Il 3-1, comunque, è nell’aria. Castro si smarca impeccabilmente in area, tocco di giustezza e pallone in fondo al sacco al 62’. Il ‘Pata’ insiste cinque minuti dopo con una bella girata sugli sviluppi del calcio di punizione battuto da Rosina, ma pallone sopra la traversa.
Il Trapani si rivede solo negli istanti finali del match con un tiro innocuo di Basso ed una conclusione totalmente fuori misura di Scozzarella. Al minuto 81 Gomis nega la gioia della doppietta a Castro con una strepitosa respinta in corner, ma nulla può al 90’ su Schavi. Il difensore rossoazzurro mette a segno il secondo gol personale nel derby approfittando della staticità della difesa granata. Tempismo perfetto nella circostanza, da bomber consumato. Il Catania cala così il poker assicurandosi una vittoria fondamentale nel derby, frutto di un primo tempo non esaltante ma di una ripresa devastante. Il Trapani, invece, dura solo 45 minuti e fa registrare sensibili passi indietro rispetto alle precedenti apparizioni.
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