CATANIA – L’Italspada vice campione olimpica esce i muscoli e conquista un grande secondo posto nella prova a squadre della tappa di Coppa del Mondo di Legnano (MI), seconda del circuito iridato.
Dalla 42esima edizione del Trofeo “Carroccio” arriva così una strepitosa medaglia d’argento conquistata dal quartetto guidato da Paolo Pizzo ed Enrico Garozzo e completato da Marco Fichera e Andrea Santarelli.
Gli azzurri hanno avuto un ottimo impatto sulla gara, battendo 43-31 il Canada nel tabellone dei 16. La prova di forza della nazionale italiana però è arrivata nei quarti, dove gli USA sono stati superati 36-35, e soprattutto in semifinale, con la Francia battuta con un tiratissimo ed entusiasmante 44-43. Il secondo posto si è poi concretizzato con la finale vinta 45-35 dalla Russia.
C’è soddisfazione quindi nel bilancio odierno dello spadista acese in forza al Gruppo Sportivo dei Carabinieri, per il secondo posto che permette alla medaglia d’argento olimpica di Rio 2016 di guardare avanti con grande ottimismo.
“Sono contento sia per il risultato prestigioso di oggi – dice Enrico Garozzo – sia perché certamente ho avuto la possibilità di riscattare la giornata non brillante nella gara individuale di ieri. Ho tirato bene, mi sono dato delle risposte importanti e quindi sono soddisfatto e fiducioso per il futuro”.
Umore alto anche per lo spadista catanese, campione iridato in carica e nuovo leader del ranking mondiale individuale, che anche oggi ha onorato i colori del proprio paese e del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare: “Ieri è stata sicuramente una bella giornata – dice Paolo Pizzo –, perché sono tornato nei quarti di finale e per me è stato un buon risultato, tutt’altro che scontato. La cosa più importante era riuscire a dare continuità nella prova a squadre di oggi e penso di esserci riuscito quasi fino alla fine. Sono mancato in finale, ma la prendo positivamente perché questo mi fa capire che ci sono ancora dei margini di miglioramento su cui lavorare“.
“In ogni caso, il bilancio del weekend per me è certamente positivo, anche alla luce del fatto che sono il nuovo numero uno del mondo a livello individuale e questo fa piacere perché certifica che sto seguendo un percorso di lavoro ideale. Quindi sono soddisfatto, anche se sono cosciente che dovrò fare di tutto per far sì che tutto ciò duri, evitando che non sia solo qualcosa di passeggero come mi era accaduto in passato. Di conseguenza – ha concluso Paolo Pizzo – cercherò di mantenere questa leadership il più a lungo possibile, facendo di tutto perché sia così”.