Catania sempre più a rischio, s’indaga su altre partite e presunti responsabili

CATANIA – S’indaga anche su altre partite, nell’ambito della scottante inchiesta ‘I treni del gol’. Al momento, secondo l’accusa, sarebbero cinque le gare combinate ma si valutano Catania-Avellino e le sfide disputate dalla formazione dell’Elefante con Bari, Brescia, Carpi e Cittadella. Nel mirino ci sarebbe anche il direttore sportivo Giuntoli, ora in forza al Napoli e trasferitosi in Campania proprio via Carpi.

Sulla base di una prima ricostruzione dei fatti, parrebbe che il Catania fosse interessato non solo a “comprare” in chiave salvezza, ma anche tentando l’aggancio ai Playoff e, in alcuni casi, per il piacere di scommettere. In particolare sarebbe stata tentata una combine con il Bologna al Dall’Ara, tuttavia dalle parole di Arbotti s’intuisce la presunta indisponibilità a trovare giocatori felsinei da corrompere.

A Brescia, invece, l’intento sarebbe stato quello di fissare un 2-2 per fare soldi con nuove scommesse, ma questo risultato avrebbe coinvolto troppi giocatori. Attraverso le indagini si continuerà a monitorare la partita in questione. Dubbi anche su Bari-Catania che nascono soprattutto da una frase intercettata: “noi facciamo palazzine in un modo, loro le fanno al contrario”. Come per dire, forse, che il Catania acquista ed il Bari vende. Staremo a vedere. Catania-Cittadella, sorprendentemente conclusa con il risultato di 2-3 nel contesto di una gara rocambolesca, desta sospetti in ottica calcioscommesse con Delli Carri che si sarebbe mosso appositamente per trovare un accordo.

In occasione dell’ultima giornata di campionato, infine, sospetti sul pareggio tra Carpi e Catania, in quanto Delli Carri, sulla base di un’intercettazione, sottolinea che il d.s. Giuntoli gli dovrebbe un favore. Le indagini proseguono, il Catania continua a tremare ma anche tante altre squadre se ogni singola accusa venisse formalmente accertata. Ci sarà un grande lavoro da fare per i magistrati, individuando tutte le precise responsabilità dei soggetti interessati. A rischiare più degli altri è la società rossoazzurra, in quanto presunta responsabile diretta nella vicenda.