CATANIA – In medio stat virtus? Se lo chiedono da qualche giorno i tifosi etnei che, dopo un inizio scintillante di campionato, hanno assistito a un brusco rallentamento del cammino intrapreso dalla formazione rossazzurra. Contro Ternana e Bari, due delle principali candidate alla vittoria del torneo, sono arrivate altrettante batoste che hanno rimodulato al ribasso le ambizioni del club di via Magenta.
Sette reti incassate nel giro di due turni e zero gol segnati su azione dall’inizio del campionato rappresentano un campanello d’allarme non indifferente per il tecnico Giuseppe Raffaele, che cerca ancora i giusti equilibri tra i reparti. Va comunque ricordato che il sodalizio etneo è stato quello che tra le partecipanti al Girone C, a esclusione di neopromosse e ripescate, ha provveduto a rivoluzionare maggiormente la rosa rispetto alla scorsa stagione per soddisfare le esigenze tecniche e tattiche dell’allenatore di Barcellona Pozzo Di Gotto.
Replicare gli automatismi di Potenza per un gruppo che ancora deve imparare a conoscersi a pieno, in attesa di uno “sconto” sulla penalizzazione di 4 punti inflitta nelle scorse settimane dal Tribunale Federale Nazionale, non è un obiettivo facile da conseguire in tempi brevi. Tuttavia il mese di novembre appena iniziato pone fin da subito la compagine etnea dinnanzi a un filotto di partite nel corso delle quali dovranno necessariamente emergere i meriti (o i demeriti) del lavoro svolto in estate.
Il ciclo “terribile” vedrà i rossazzurri scendere in campo per cinque volte in tredici giorni, iniziando dal Derby di Sicilia del “Renzo Barbera” contro i cugini del Palermo. Gli etnei si confronteranno con una squadra, quella rosanero, scombussolata da un impatto choc con la terza serie costituito da due soli punti conquistati in cinque gare e dai continui rinvii a causa del focolaio di contagi registrato nella seconda metà di ottobre.
Emergenza extracampo a parte, l’ultimo posto in campionato appare come un fardello fin troppo pesante per la compagine allenata da Roberto Boscaglia. Occhio, dunque, a non sottovalutare Crivello e compagni. Archiviato il confronto con i rivali di sempre, il Catania calcherà nuovamente il rettangolo verde per affrontare un Bisceglie desideroso di disputare una stagione differente rispetto a quelle precedenti, segnate da due ripescaggi consecutivi in Serie C.
Domenica 15 novembre sarà la volta della difficile trasferta di Teramo, formazione ben costruita e capace finora di ritagliarsi un ruolo da protagonista in campionato a suon di reti e vittorie pesanti. In seguito, rapido ritorno in Sicilia per disputare il recupero con la Vibonese e accogliere la “matricola terribile” Turris, per una sfida che rievoca vecchi confronti, in primis il doppio amaro confronto degli spareggi per accedere in C1 agli sgoccioli della stagione 1996/97.
A tour de force concluso, il Catania farà visita al “Partenio” di Avellino per affrontare gli inquilini irpini, altro avversario di valore. E chissà che entro la fine di questo “novembre caldo” non si possa finalmente brindare alla felice conclusione della ‘telenovela’ Tacopina, con il sospirato avvicendamento societario tra la SIGI e il principe del Foro di New York.
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