Catania, sconfitta vergognosa a Lanciano. Etnei umiliati

LANCIANO – Prima partita ufficiale del 2015 per il Catania. Una disastrosa prestazione condanna i rossoazzurri, travolti dallo strapotere fisico del Lanciano che, tra le mura amiche, fa quel che vuole di un Catania orribile sotto tutti i punti di vista. Ad eccezione dei primi 20 minuti di gara, attraverso cui gli etnei corrono qualche rischio dietro ma creano anche presupposti interessanti per fare male agli avversari, la squadra dell’Elefante ha palesato le solite lacune. Raffica di errori difensivi, reparto offensivo inconsistente, centrocampo privo di idee, squadra in campo con un atteggiamento molle, senza mordente e anima. Una squadra “vuota”, spettatrice sul rettangolo di gioco di una prova maiuscola dell’intero collettivo rossonero. Cuore e grinta lancianesi prendono il sopravvento su un Catania inguardabile.

Il Lanciano crea tante occasioni per andare a segno ma deve fare i conti con le prodezze di Terracciano, molto reattivo a difesa dei pali. Al 42’, però, finalmente i padroni di casa trovano la via del gol. Lo fanno con l’attaccante agrigentino Monachello, che beffa di petto l’estremo difensore rossoazzurro. Pochi istanti dopo Piccolo sfiora il raddoppio, Terracciano gli nega la gioia del gol con una pronta respinta. Nella ripresa la musica non cambia. Il Lanciano continua ad imporre il proprio gioco ed in contropiede esalta la prova dei suoi rapidi attaccanti. I già citati Piccolo e Monachello, oltre a Gatto, si rivelano devastanti ed assolutamente decisivi nell’economia della gara.

Approfittando di un Catania che fa poco o nulla per rialzare la testa, al minuto 8 della ripresa i rossoneri fanno ancora centro. Stavolta il merito è di Sauro, che con una grave incertezza “regala” a Gatto la palla del 2-0 che fa esplodere lo stadio Biondi. Sorride in panchina il tecnico D’Aversa, il Catania è in ginocchio. Marcolin si gioca la carta Rosina, ma la sostanza è immutata. L’attacco abruzzese si diverte e rende piacevole lo spettacolo in campo contro un Catania inerme. Al 24’ anche il nome di Grossi entra nel tabellino dei marcatori. Monachello taglia a fette la difesa rossoazzurra, assist al bacio per il centrocampista che s’inserisce in maniera impeccabile e non ha difficoltà a battere l’incolpevole Terracciano.

Solamente nei minuti finali il Catania prova a scuotersi. Al minuto 41 Calaiò è solissimo in area ma, incredibilmente, calcia sopra la traversa. Pochi secondi dopo il neo entrato Cani effettua il primo tiro in porta per i rosssoazzurri, in realtà una “telefonata” per il portiere lancianese, praticamente inoperoso per l’intera durata dell’incontro. Dopo tre minuti di recupero il direttore di gara sancisce la fine delle ostilità. Catania umiliato e Lanciano che viaggia sulle ali dell’entusiasmo. Intervenire sul mercato è l’unica ancora di salvezza per una squadra totalmente priva d’identità e mordente. I soli innesti di Belmonte, Coppola e Maniero non bastano.

LANCIANO-CATANIA, TABELLINO PARTITA

MARCATORI: 42’pt Monachello, 8’st Gatto, 24’st Grossi

Lanciano (4-3-3): 2 Nicolas; 2 Aquilanti, 5 Troest, 19 Ferrario, 3 Mammarella; 23 Grossi (34’st Vastola), 25 Bacinovic, 24 Di Cecco, 10 Piccolo (21’st Pinato), 8 Monachello, 28 Gatto (34’st Agazzi). A disposizione: 12 Ariditià, 6 Amenta, 18 Conti, 21 Nunzella, 31 Carpentieri. All. D’Aversa

Catania (4-3-3)22 Terracciano; 26 Belmonte, 15 Sauro, 3 Spolli (31’pt Escalante), 24 Capuano; 42 Coppola, 4 Almiron (9’st Rosina), 21 Rinaudo; 20 Chrapek; 9 Calaiò, 7 Maniero (26’st Cani). A disposizione: 12 Ficara, 1 Frison, 33 Ramos, 13 Garufi, 27 Jankovic, 39 Odjer, 14 Barisic. All. Marcolin

Arbitro: Luigi Nasca di Bari

Ammoniti: Aquilanti, Capuano, Spolli, Rinaudo, Calaiò, Grossi, Ferrario, Escalante

Espulsi: Bacinovic