Catania, Lo Monaco: “Spenta la luce, ma credo nei Play Off”

Catania, Lo Monaco: “Spenta la luce, ma credo nei Play Off”

CATANIA – Conferenza stampa di Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, a Torre del Grifo Village. Il dirigente rossoazzurro fa il punto della situazione. “I primi ad essere perplessi e sconcertati per l’andamento imprevedibile che ha preso il nostro campionato negli ultimi mesi, a cominciare dal ko di Agrigento, siamo noi come società. Due mesi fa eravamo sesti in classifica, senza penalizzazione al terzo/quarto posto con tanti punti buttati via. Il Catania dimostrava di essere una squadra d’alta classifica, poi ha spento la luce ed è andata in tilt. La responsabilità è della società, dello staff e dei giocatori. Cambiando guida tecnica l’idea era quella di dare qualcosa di più alla squadra in chiave propositiva e di gioco nella seconda parte del campionato per affrontare al meglio i Play Off, ma ci è andata male. Comprendo perfettamente lo stato d’animo dei tifosi. Capisco il malumore della Curva Nord che ha fatto un gesto eclatante perchè non è facile non andare allo stadio. Io ho sempre detto che la nostra gente ha il Catania nel cuore. Ad oggi siamo fuori dai Play Off. Probabilmente le aspettative iniziali dei tifosi erano altre, ma penso sarebbe stato troppo vincere il campionato visti i problemi riscontrati e la robusta penalizzazione. Poi abbiamo avuto diversi guai a cui se ne sono aggiunti altri, mi riferisco ai numerosi infortunati. Oggi io per primo non suggerirei di vedere giocare questa squadra, ma subentra l’amore per i propri colori e, per un gioco beffardo del destino, siamo ancora in corsa per i Play Off e abbiamo il dovere di non mollare. Il Catania è sempre stata una squadra da amare. Io mi auguro che la Curva Nord torni allo stadio e che tutta la tifoseria ci stia vicina”.

Lo Monaco si scaglia contro i giornalisti, aggiungendo che è di fondamentale importanza portare avanti una programmazione nel tempo per risalire. “La colpa dei disastri è di tutte le componenti quando subentrano difficoltà, a cominciare dal Calcio Catania. Rispetto a quattro anni fa è cambiato tutto qui. Il modo di scrivere dei giornalisti ad esempio. Ognuno è giudice, ci sono milioni di siti che scrivono fesserie, massacrano tutto e tutti pensando di avere l’impunità quando dovrebbero essere perseguiti penalmente. Il Foggia ha vinto programmando nel tempo, calandosi nella realtà della Lega Pro dopo anni di sofferenze e fallimenti. Catania è diventato un tribunale, chiunque sputa sentenze. Gente che fa telecronaca dovrebbe andare in galera. Non è facile risalire. Si vince con l’organizzazione, la mentalità, il rispetto delle regole e risanando. Non con gli investimenti in grande quantità ma con la linearità delle cose, con una società sana e di riferimento calandosi nella categoria. Non vinciamo automaticamente se ci chiamiamo Catania. Tutti dovremmo fare un esame di coscienza. Se non si cambia registro, qua sarà sempre guerra. Alla prima disavventura tutti si scagliano contro il club. Non è sindacando e giudicando che si fa informazione. Il giornalista espone, non giudica. Magari i giocatori non si sono ambientati nella categoria, ma non possiamo dire che siano scadenti per la Lega Pro perchè fanno parte di questo gruppo calciatori abituati a giocare frequentemente in categorie superiori. Vedi Scoppa, Drausio, Biagianti. Marchese l’ho visto crescere, ha fatto una carriera di livello. Gli errori che commette ora sono incomprensibili, posso criticarli ma non posso dire che è un calciatore da buttare nella spazzatura. Questo significa avere perso la dimensione e che ci si può permettere tutto contro il Catania. Il modo di scrivere di questi ultimi anni è frutto della situazione venutasi a creare. È diventato un manicomio. Vedo tanta improvvisazione da parte della stampa”.

Lo Monaco spera che i tifosi tornino in massa a seguire il Catania. “Avevo messo in preventivo che l’annata sarebbe potuta essere difficile, ma non mi aspettavo di perdere i tifosi allo stadio. È una cosa che ti fa male al cuore. Io spero che la tifoseria faccia prevalere l’amore per la maglia. Il ‘Massimino’ è sempre stato il fortino del Catania perchè i nostri giocatori s’incoraggiavano e gli avversari tremavano. Oggi invece noi giochiamo contro tutti. La squadra ha paura, evidentemente sul piano caratteriale paga qualcosa. Mi sembrava corretto non formalizzare la ‘Giornata RossoAzzurra’. Avrei anche consentito l’ingresso libero ai tifosi per la gara di domenica, ma mancherei di rispetto agli abbonati. Vorrei che si ripristinasse l’amore della gente per la maglia”.

Catania già al lavoro in vista della prossima stagione. “La proprietà ha tirato fuori i soldini confermando la volontà chiara di tenere in piedi il Catania. Posso garantirlo al 100%, facendo in modo che ci si riappropri di un terreno più consono alle aspettative. Noi abbiamo già preso l’allenatore per la prossima stagione, Lodi sarà il primo acquisto, ci stiamo già muovendo in ottica futura effettuando innesti funzionali con i resti dell’attuale rosa. Ripartiamo, andiamo avanti e speriamo di fare il salto di categoria nel giro di due-tre anni. La prossima stagione sarà basilare, chiaramente sarebbe bello anticipare i tempi per portare in alto il Catania”.

In vista di Catania-Siracusa, Lo Monaco spera di vincere credendo ancora di potere agganciare il treno Play Off. “Sulla gara di domenica, intanto faccio doverosamente i complimenti al Siracusa, vera sorpresa positiva del campionato. Ha disputato una grandissima stagione, gioca ad occhi chiusi ed è l’avversario meno adatto da affrontare al momento. Loro col vento in poppa, noi col morale sotto i tacchi ed abbastanza falcidiati dagli infortuni con un organico ridotto all’osso. Però ce la giocheremo, nella speranza che la nostra squadra possa avere un sussulto di rabbia agonistica. Noi ancora pensiamo che vincendo le prossime due gare potremmo agganciare i Play Off. Sarà fantasioso ma io ci credo. Il ritiro serve per arrivare nel migliore dei modi al derby”.

La proprietà si sta impegnando a pagare tutti i debiti residui. “I debiti ci sono, bisogna estinguerli tutti. Avevamo perso varie cause, 7-8, tra le quali una con il Cerro per Mariano Andujar. Lavorando, avendo fatto le dovute transazioni, già si è provveduto a completare una serie di pagamenti. Oggi, per l’iscrizione al campionato, servono 2 milioni di euro che comprendono gli stipendi di marzo, aprile e maggio, Irpef, vecchi debiti, situazioni transate con varie società, l’Iva. Bisogna essere in regola con tutto questo. Se il Catania è in regola, vuol dire che ha fatto tantissimo. Il 2 maggio bisogna pagare una tassa propedeutica all’iscrizione. Finora abbiamo sempre rispettato le scadenze. L’accordo col Credito Sportivo per Torre del Grifo? Si tratta di un’operazione importante da 28 milioni di euro che consente al Catania di far fronte al pagamento attraverso rate agevolate. Merito dei nostri legali, gli avvocati Reitano e Mancuso, che hanno fatto un lavoro egregio. Con lo Sporting Lisbona abbiamo raggiunto un’intesa per Fabian Rinaudo, da formalizzare. Lo Sporting non è andato avanti con la procedura in ambito Fifa. Ora aspettiamo da un momento all’altro che loro apportino le modifiche del caso e formalizziamo l’accordo”.