Catania miglior difesa italiana: in ricordo dei vecchi tempi…

CATANIA – Un record invidiabile e inaspettato è momentaneamente finito tra le mura rossazzurre e in tutti in quei campi in cui il Catania ha giocato: il miglior muro difensivo di tutta Italia.

Sì: meglio della Juve in Serie A, del Verona in Serie B o di Foggia/Lecce/Parma/Alessandria in Lega Pro. Infatti, gli etnei hanno subito sole 8 reti in 13 giornate, pari a 0,61 gol a partita. Praticamente mezzo gol.

La super difesa rossazzurra si è solidificata grazie ad un eccellente lavoro di Matteo Pisseri tra i pali: venuto a Catania come una scommessa, forte dell’ottima stagione a Monopoli, si riconferma e può candidarsi apertamente come uno dei migliori portieri della categoria. Uscite sicure, parate decisive e soprattutto punti portati a casa: forse qualche partita Pisseri l’ha fatta vincere davvero e a Catania mancava davvero un estremo difensore che portasse punti in più (pesanti) alla squadra. Un esempio è quello contro il Catanzaro: non fa riaprire la partita sul vis à vis contro Cunzi ed è bravissimo a rimanere freddo e lucido. Un’altra prestigiosa partita la fece a Matera: 0-0 grazie a miracolosi salvataggi ed un rigore dove era sulla traiettoria ma la sfiorò soltanto. Infantino colpì il palo e si restò in parità.

Il merito è anche da attribuire ai “Fantastici 4” della difesa: a dire il vero, di cambi c’è ne sono stati ma la linea difensiva che ultimamente sta funzionando è composta da Di Cecco a destra, Gil e Bergamelli centrali con Djordjevic sulla fascia sinistra. Lì la scommessa è di Rigoli: l’ex Lanciano viene schierato a sorpresa in quel ruolo e con coraggio la spunta prendendosi meritati plausi; poi Gil, difensore brasiliano che a dire il vero aveva iniziato molto male il campionato e venne obbligatoriamente schierato da Rigoli prima in attesa di Bergamelli e poi successivamente all’infortunio di Bastrini. Partita dopo partita Gil cresce, ha una spalla fortissima come Bergamelli, impara ad intervenire al momento giusto e a mantenere la posizione. Il posto se lo guadagna, meritatamente, anche perché ad alcuni (nelle prime giornate) ricordava Gaston Sauro. Invece è tutt’altro giocatore, pieno di qualità, tenacia e grinta: sta crescendo bene. Bergamelli è già coniato, maturato e quant’altro e non ha bisogno di presentazione, mentre Djordjevic sì.

È stato uno dei primi acquisti del Catania, ex Stella Rossa e terzino sinistro. Impacciato durante il ritiro anche se qualche prestazione sulla sufficienza riesce a darla, durante il campionato però esplode. Ha il “primato” di essere finora l’unico rossazzurro ad essere stato espulso (a Matera) ma le sue giocate soprattutto in fase offensiva, l’ultima contro il Catanzaro in occasione del gol di Biagianti, fanno pensare che, oltre alla sua rapidità in attacco, mischiata ad un’aggressività difensiva tirata fuori quando serve per arpionare i palloni, sia un calciatore completo e con un buon futuro all’orizzonte.

La passata stagione, durante le prime tredici giornate, i gol subiti in totale erano 12 (6 in casa e 6 in trasferta). I punti conquistati erano 23, senza contare la penalizzazione, uno in più di questa stagione: senza il -7, infatti, i rossazzurri avrebbero toccato quota 22.

20 i gol subiti nelle prime tredici di Serie B 2014-15, mentre furono addirittura 23 i gol presi nell’ultima stagione di A (2013-14). Nell’anno del record di punti (2012-2013), la porta rossazzurra fu gonfiata 17 volte. 14 le reti subite nel 2005-2006, anno della promozione. Una delle migliori difese, per tanto, è quella della passata stagione.

Quest’anno, invece, c’è un enorme differenza casa/trasferta ma che premia di gran lunga i rossazzurri:

Il Catania ha la migliore difesa del campionato in trasferta con sole due reti subite ma sarebbe all’ultimo posto in classifica con ancora 1 punto di penalizzazione. Stacca tutte le altre, raggiungiamo quota 5 (del Monopoli) per trovare la seconda miglior difesa esterna.

Discorso diverso in casa, dove il Catania viene spodestato e non è nemmeno nelle prime tre: regna la Juve Stabia con 2 solo reti subite, seguita da Lecce, Foggia e Andria. Il risultato è un nono posto con 9 punti in graduatoria.

Il fattore trasferta, in separata sede, incide parecchio su questo prestigioso primato, frutto dei pareggi esterni di cui quasi tutti per 0-0.

Nel complesso, però, possiamo dire che questa difesa è il punto di forza del Catania e adesso si spera di poterlo mantenere senza Gil e Bergamelli: se arriverà una vittoria, con tanto di rete inviolata o comunque continuando ad essere la miglior difesa professionistica in Italia, alla si potrà anche dire che questa squadra è mentalmente cresciuta: la cosa più importante.

Intanto, però, i tifosi rossazzurri hanno di nuovo qualcosa di cui poter gioire, in memoria dei vecchi tempi e in attesa che questi rifioriscano.