Catania, l’Andria e le favorevoli controversie: tutto sulla squadra di Favarin

CATANIA – Altro appuntamento, il secondo del girone di ritorno per il Catania. Il penultimo impegno stagionale, a Castellammare, è assolutamente da dimenticare e bisogna (ancora una volta) ripartire dal “Massimino. Prossimo avversario, l’ultimo di un 2016 poco felice, sarà la Fidelis Andria di Giancarlo Favarin, una delle squadre rivelazioni di questo torneo.

L’appuntamento è in programma per domani, alle 18,30, in casa dei rossazzurri che andranno in cerca della loro ottava vittoria consecutiva, mentre l’Andria proverà a fare risultato confermando il buonissimo punto ottenuto nel derby contro il Foggia. Conosciamo le caratteristiche dei pugliesi, la tattica e i precedenti tra le due squadre.

STATISTICHE – Campionato fin qui da incorniciare per la squadra biancoazzurra, che ha raggiunto dei sorprendenti risultati. L’Andria non perde da 12 partite consecutive, l’ultimo stop fu a ottobre, in casa contro il Monopoli (0-2). Dopo un inizio poco esaltante, 2 vittorie, 2 pareggi (a reti bianche) e 4 sconfitte, il pareggio contro l’Akragas (1-1 in terra akragantina) ha dato linfa vitale alla squadra di Favarin, capace di ottenere 4 vittorie e 8 pareggi. Settimo posto in classifica a 28 punti, a +1 proprio dal Catania, la Fidelis è sempre riuscita, tranne contro il Foggia alla prima giornata, a non perdere contro le prime della classe: battute Matera, Juve Stabia e Cosenza, sono arrivati i pari contro Foggia e Lecce, risultati ottenuti tutti tra le mura amiche. Frenate anche due rivelazioni del campionato come Virtus Francavilla e Fondi. Il girone di ritorno sarà un’altra storia, poiché l’Andria avrà la “sfortuna” di giocare contro le big soltanto in trasferta. Per quanto concerne la bravura sottoporta, i biancoazzurri hanno segnato solo 16 reti: un dato singolare se si pensa dov’è attualmente la squadra che è il secondo peggior attacco del campionato, ma è anche la migliore difesa. Infatti, con le 4 reti subite dal Catania la scorsa giornata, l’Andria ha raggiunto gli etnei in questa speciale classifica e ne detengono il primato, un goal in meno di quelli presi da Matera e Juve Stabia. Il segreto dell’Andria è proprio la difesa, poiché anche Taranto, Catanzaro e Messina (17) hanno messo a segno sedici goal ma la posizione di classifica è totalmente differente. In trasferta, Favarin ha ottenuto 1 successo a Fondi, 5 pareggi e 3 sconfitte, tutte nella fase iniziale del campionato (a Foggia, Catanzaro e Taranto), siglando 6 goal e subendone 11. Otto punti contro i 20 ottenuti in casa, un dato che si avvicina a quello del Catania che ne ha ottenuto appena uno in più. 8 è anche il numero delle reti messe a segno sia nel primo che nel secondo tempo: fuori casa, però, prevale la ripresa (2 reti nel primo tempo, 4 nel secondo. I bomber sono Cruz, Onescu e Cianci, tutti a tre punti. Osserviamo, inoltre, come le undici reti prese nei campi degli avversari siano 5 nei primi 45′ e 6 nella seconda metà di gioco. Un’altra curiosità: l’Andria non ha mai fatto, finora, più di tre goal in questo campionato, mentre soltanto il Catanzaro è riuscito a bucare per tre volte la porta dei pugliesi in una sola partita.

TATTICA E GIOCATORI – Squadra misteriosa ma con un’identità definita l’Andria, che vede lustro nel 3-5-2 di Favarin. Il marchio di fabbrica è l’organizzazione e la bravura a non concedere quasi nulla agli avversari, tenendo molto alto il baricentro cercando poi il contropiede. La linea robusta del centrocampo dà un’ottima mano alla difesa e cerca più il palleggio che l’impostazione. I federiciani, inoltre, sono sempre sul pezzo e determinati a portare il risultato a casa, partendo forte sia nel primo che nel secondo tempo. Aya nelle vesti di un ottimo stopper è il perno difensivo insieme con il terzino Tartaglia, che riesce a coprire bene anche a centrocampo. Cruz, che a Catania non ci sarà poiché squalificato, è il centravanti ma non c’è nessuno, in quest’Andria, più importante dell’altro. Tutti fanno il proprio dovere allo stesso modo, rimanendo uniti e cercando di bersagliare il punto debole dell’avversario. Poluzzi, nell’ultimo match, ha concesso un goal clamoroso ad Agnelli del Foggia ma, episodio a parte, è un portiere esperto e determinante. Adesso, però, Favarin spera di recuperare delle importanti pedine come Allegrini, Annoni, Colella, Onescu e Mancino. Scalpita Valotti, ex Milan e Albinoleffe, che ha trovato la sua dimensione in Puglia.

ULTIMI INCONTRI – Il primo confronto in questo campionato, ad Andria, si è concluso con un deludente 0-0 dove entrambe le squadre non hanno voluto farsi male: match abbastanza chiuso con qualche spunto da ambo la parte. C’è da dire grazie ai due portieri per alcuni interventi prodigiosi che hanno permesso di tenere il risultato in equilibrio, entrambe le squadre colpirono anche un palo. Si parlava ancora di squadra in fase di rodaggio, specie il Catania che si trovava alle prese con un’offensiva poco soddisfacente, mentre l’Andria doveva ancora ingranare in termini di risultato. L’ultimo match, invece, al Massimino, risale allo scorso maggio quando il Catania, all’ultima giornata, riuscì a salvarsi grazie ad un successo per due reti a una. Vantaggio rossazzurro di Bergamelli, poi gran goal di Strambelli per gli ospiti, infine fu Russotto, al 50′, a regalare il goal salvezza, con i federiciani che avevano raggiunto una zona di classifica tranquilla e non avevano preoccupazioni. Catania e Andria aprirono il loro 2016 contro e lo chiuderanno ancora una volta l’uno contro l’altro: il 9 gennaio, in occasione dell’ultima giornata del girone d’andata, in terra pugliese terminò 0-0. 

Ecco i precedenti tra Catania e Fidelis Andria al “Massimino”: il bilancio è di 5 vittorie rossazzurre e un pareggio. Sette le reti del Catania, solo tre quelle dell’Andria.

1989-90, Serie C1: Catania-Fidelis Andria 1-0 
1990-91, Serie C1: Catania-Fidelis Andria 2-1
1991-92, Serie C1: Catania-Fidelis Andria 3-1
1999-00, Serie C1: Catania-Fidelis Andria 1-0
2000-01, Serie C1: Catania-Fidelis Andria 0-0
2015-16, Lega Pro: Catania-Fidelis Andria 2-1

Tra i due allenatori, Pino Rigoli e Giancarlo Favarin, risulta un solo precedente, ovvero quello di settembre al “Degli Ulivi”, pareggio a reti bianche. Il tecnico rossazzurro, invece, sconfisse a febbraio gli andriesi in trasferta, quand’era ancora alla guida dell’Akragas grazie alle reti di Di Piazza e Di Grazia (1-2 il risultato finale).